Il personaggio

Samuel Barclay Beckett (Dublino, 1906 - Parigi, 1989), scrittore, drammaturgo e regista, premio Nobel per la Letteratura nel 1969, studiò lingue e letterature romanze al Trinity College di Dublino, laureandosi con una tesi, successivamente pubblicata, su Proust. Trasferitosi a Parigi, fu nominato rettore d’inglese all’École Normale Supérieure divenendo il segretario di James Joyce. Frequentò gli ambienti dei surrealisti e pubblicò alcuni romanzi tra cui Molloy (1951), Malone muore (1951) e L’innominabile (1953). Secondo una felice intuizione di Martin Esslin, Beckett fu considerato fra i massimi esponenti del teatro dell’assurdo, insieme a Eugène Ionesco e ad Arthur Adamov. Per il teatro scrisse Aspettando Godot nel ’52 (opera scritta prima in francese e poi tradotta da lui stesso in inglese), rappresentato per la prima volta il 5 gennaio ’53 a Parigi, al Théâtre de Babylone. Di seguito scrisse Finale di partita (’57) e Oh les beaux jours (Giorni felici, 1960). Per il cinema scrisse nel ’63 la sceneggiatura di Film (distribuito nel ’65) con Buster Keaton.

Per la tv tedesca realizzò come autore e regista cinque teleplay, di notevole impatto visivo per la sperimentazione del linguaggio e l’ideazione registica (in particolare segnaliamo Quad dell’81 e Nacht und Träume dell’82). Nel 1969 ricevette il Premio Nobel per la letteratura, ma non si presentò per ritirarlo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica