Giuseppe Marcenaro con Una sconosciuta moralità. Quando Verlaine sparò a Rimbaud (Bompiani) per la sezione storico-divulgativa; Dario Fertilio con L'ultima notte dei fratelli Cervi. Un giallo nel triangolo della morte (Marsilio) per la sezione romanzo storico; e, ex aequo, Maurizio Serra con Malaparte. Vite e leggende (Marsilio) e Ottavio Barié con Dalla guerra fredda alla grande crisi (Il Mulino) nella sezione storico-scientifica: sono i vincitori della 46° edizione del Premio Acqui Storia. Al regista Pupi Avati, ai giornalisti Giampaolo Pansa e Roberto Napoletano e a Pier Francesco Pingitore è andato il premio «Testimoni del Tempo». Mentre allo storico Franco Cardini è stato assegnato il prestigioso Premio alla Carriera con la Medaglia Presidente della Repubblica.
Premiando Cardini - fa i più autorevoli medievisti europei - l'Acqui Storia intende rendere omaggio all'«intellettuale disorganico» che non si è mai sottratto al dibattito su temi di attualità, anche i più controversi, intervenendo sempre con intelligenza critica, spirito anticonformista e senza pregiudizi. La cerimonia di premiazione avverrà sabato 19 ottobre, al Teatro Ariston di Acqui Terme.La premiazione con Marcenaro, Fertilio, Serra e Barié Consegna il 19 ottobre
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