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Il "Sangue Inquieto" della Rowling

Dopo quattro precedenti volumi, una serie televisiva e tantissimi premi, torna la penna di Robert Galbraith, alter ego di J.K. Rowling, con una nuovo libro: Sangue inquieto (edito da Salani)

Il "Sangue Inquieto" della Rowling

Prendetevela comoda: questo è il consiglio prima di approcciare a Sangue inquieto, l’ultimo libro di Robert Galbraith, (edito da Salani) che vale sicuramente la pena di leggera dalla prima all’ultima pagina (e parliamo di oltre ‘900), che ne fanno il più lungo della serie dopo "Il richiamo del cuculo", "Il baco da seta", "La via del male", "Bianco letale" . Continuano quindi le indagini di Cormoran Strike e Robin Ellacott una delle coppie di investigatori più amate dagli appassionati del genere. Non lasciatevi coinvolgere dalle chiacchiere che circolano intorno all’autrice da qualche tempo, e sulla scelta di far vestire nella storia il serial killer con vesti femminili per renderlo meno spaventoso. Questo non ha nulla a che fare con l’intricata trama che solo la potente e abile mano di J.K Rowling e del suo alter ego Galbraith riescono a dare.

È molto bello invece ad assaporare uno dei cold case più interessanti del momento. Una storia che parte addirittura da 40 anni prima, come racconta la trama, in una buia serata d'agosto. Strike si trova in quel momento, davanti al mare della Cornovaglia e sta cercando una scusa per telefonare a Robin, la sua socia. In quel momento tutto desidera tranne che parlare con una sconosciuta che gli chiede di indagare sulla scomparsa della madre, Margot Bamborough, avvenuta per giunta quarant'anni prima quando lei era solo una bambina. La donna uscita da casa per recarsi al vicino pub e bere un drink insieme ad un’amica, non farà più ritorno a casa. Sua figlia Anna non ha mai accettato questa scomparsa e da 40 anni sta facendo di tutto pur di conoscere la verità.

Un caso che solletica fortemente Strike su la cui identità (il libro è una storia conclusa ma per assaporarne meglio il percorso è consigliato leggere il primo capitolo “Il richiamo del cuculo” sempre edito da Salani) Galbrith svelerà alcuni paricolari inediti, come la morte della madre per overdose. Ma non soltanto, l’abilità della scrittrice è proprio quella di intrecciare la vicenda della scomparsa della donna con la stessa accuratezza con cui segue le vicende umane dei due investigatori, (destinati?) ad un’evoluzione della loro storia personale.

Il caso da seguire aggiunge un elemento, se vogliamo magico visti i precedenti lavori della Rowling con Harry Potter, inserendo predizioni di tarocchi nella storia oltre a, come abbiamo appena accennato, un serial killer. Un libro quasi “spirale” che coinvolge nella lettura su più piani emotivi e mette in campo molti nuovi personaggi rispetto ai quattro volumi precedenti oltre a un finale inaspettato.

Sicuramente un lavoro che farà molto discutere, ma di grande potenza emotiva destinato a diventare un bestseller che merita di essere letto e assaporato come un buon bicchiere di vino consolatorio dopo una lunga giornata.

Sangue inquieto di Robert Galbraith

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