Il viaggio "senza spostarsi": la magia della fotografia in mostra a Milano

Come era viaggiare prima della pandemia di Covid? E come sarà ora?. “Travelling without moving”, una rassegna fotografica sul tema del viaggio per "immaginare di farlo insieme"

Il viaggio "senza spostarsi": la magia della fotografia in mostra a Milano

Il profumo d’estate si fa largo in via Pietro Maroncelli 11, sede della Alessia Paladini Gallery dove giovedì 15 luglio è stata inaugurata la mostra “Travelling without moving”, una rassegna fotografica sul tema del viaggio. Le fotografie che illuminano le pareti della galleria, uno spazio intimo e coinvolgente, traducono in immagini ricordi passati e desideri futuri. Come era viaggiare prima della pandemia di Covid? E come sarà ora? “Abbiamo passato gli ultimi mesi sognando di tornare a viaggiare”, spiega Alessia Paladini, proprietaria della galleria, “questo è un modo per immaginare di tornare a farlo insieme”.

Alessia si occupa di fotografia da sempre. Lavora prima per la casa d’aste Sotheby’s e poi, dal 1998 al 2005, collabora con Photology, all’epoca galleria d’avanguardia nel mercato fotografico. Nel 2005 inizia la collaborazione con Contrasto, diventando direttrice della Contrasto Gallery, rendendola anno dopo anno uno dei punti di riferimento principale per i collezionisti di fotografia italiani e internazionali. Un portfolio importante il suo che ha spinto ilGiornale.it a volerla come ospite per il corso di fotogiornalismo di Marco Gualazzini.

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Come si entra nella Alessia Paladini Gallery, si vive un’esperienza immersiva e coinvolgente che tocca nel profondo. Le prospettive angolari dei cinema cubani fotografati da Carolina Sandretto, le vette oltre umane della natura feroce immortalate da Sebastião Salgado, le luci brillanti dell’Empire State Building che si sgretolano nell’oscurità tratteggiate da Irene Kung e le figure corpose e opache che Fulvio Magurno fissa sulle bianche case marocchine, non invitano semplicemente a viaggiare ma suggeriscono un nuovo modo di osservare i luoghi. Con gli occhi cioè di chi guarda per la prima volta il mondo, di chi torna a vivere.

Alessia ci parla dei fotografi, del loro passato e dei loro lavori presenti. La cura e la passione guidano le sue dita mentre ci indica le altre foto in mostra.

E mentre ci perdiamo nella natura siciliana di Ferdinando Scianna, nell’Africa di Marco Gualazzini e nei contrasti della Venezia di Gianni Berengo Gardin, si fa strada la gioia di essere lì, di vedere questi luoghi attraverso gli occhi di grandi fotografi. La gioia di guardare, di avere occhi nuovi. La mostra “Travelling without moving” ci riporta nel mondo regalandoci delle nuove splendide lenti per tornare a guardarlo con stupore e amore.

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