Cultura e Spettacoli

Villa Adriana, il paesaggio amato dall'imperatore tutelato fra natura, storia e cultura

In occasione della Giornata del Paesaggio che si celebra il 14 marzo, l'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este – VILLAE lancia un' iniziativa speciale per far conoscere il piano straordinario di censimento delle specie arboree, elemento qualificante e identitario dell'area archeologica e del territorio di Tivoli

Villa Adriana, il paesaggio amato dall'imperatore tutelato fra natura, storia e cultura

Un paesaggio unico, fra natura, storia e cultura quello che circonda e incastona di Villa Adriana, la magnifica residenza dell’imperatore Adriano, costruita fra tra il 118 e 138 d.C. vicino a Tivoli e dal 1999 patrimonio Unesco che L’Istituto Villa Adriana e Villa d'Este – VILLAE intende valorizzare ancora di più a livello nazionale e internazionale.

Così, in occasione della Giornata del Paesaggio, istituita nel 2016 dal Ministero della Cultura e di celebra il 14 marzo, l’Istituto lancia un’iniziativa speciale per far conoscere il piano straordinario di censimento delle specie arboree, elemento qualificante e identitario di questo magnifico paesaggio. Materiale che ha anche una destinazione pubblica e uno spazio dedicato sul sito dell’Istituto levillae.com, in continuo arricchimento.

Le VILLAE possiedono un patrimonio arboreo di grande importanza, sia dal punto di vista quantitativo, che qualitativo e, visti il Decreto Ministeriale n. 30125/09 del Mipaaf che recepisce il Regolamento CE n.73/2009, per il “mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio” e la legge 14 gennaio 2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, l’Istituto ha iniziato a individuare l’albero quale elemento caratterizzante del paesaggio da tutelare e per il suo forte valore identitario che ricopre nell’ager tiburtinus. Le piante raggiungono la cifra di circa undicimila esemplari, tra queste le specie più diffuse risultano l’olivo (olea europea) e il cipresso (cupressus).

Le alberature delle VILLAE rappresentano per il comprensorio di Tivoli un aspetto del verde cittadino particolarmente rilevante per i suoi benefici estetico-paesaggistici che ambientali e microclimatici, tanto da costituire percentualmente una parte importante del numero totale di tutti gli alberi presenti sul territorio.

La vocazione delle aree verdi delle VILLAE è sempre più polifunzionale e si esprime nel processo culturale di recupero e reinterpretazione dei valori del paesaggio, nel quale l’albero ha un ruolo centrale e una notevole connotazione simbolica riferibile alla letteratura, alla storia dell’arte e alla musica. Sviluppo sostenibile e culturale sono idee strettamente correlate e incontrano le VILLAE come volano della riflessione e dell’azione comune per l’intero ecosistema, il patrimonio culturale e, non da ultimo, la qualità della vita delle comunità del territorio.

L’attività di gestione delle alberature è supportata da un database che presenta molteplici opportunità: la principale è una migliore organizzazione delle informazioni raccolte a disposizione, che facilita il reperimento delle notizie. Altro vantaggio consiste nel fatto che si possono elaborare i dati offerti dalla strumentazione informatica, consentendo l’ottimizzazione degli interventi, la suddivisione nel tempo e la valutazione dei casi più critici (qui il link al censimento).

“Le VILLAE sono un organismo e il paesaggio ne costituisce di fatto il Dna. In questo sintetizzano le caratteristiche geomorfologiche, idrografiche e culturali di un intero territorio, che trova in questo comun denominatore benefici importanti per la qualità della vita della comunità - spiega il direttore Andrea Bruciati - con risvolti positivi diretti ed indiretti, di ordine ambientale, sociale ed economico”.

“È una sorta di iconografia delle preesistenze, quella che configura il paesaggio delle VILLAE, dove l’agro romano antico si impreziosisce di vestigia e complessi architettonici unici al mondo, in cui il dialogo osmotico fra le parti conduce e produce un Istituto che definirei olistico - prosegue Bruciati -.

Il patrimonio storico-artistico e archeologico che qui si tutela e valorizza è infatti una risorsa unica, imprescindibile e nel contempo totalizzante, che esprime il carattere profondo del territorio tiburtino; un sistema ambientale magnificamente fuso, rispettoso dei luoghi e capace di evidenziarne, a livello globale, gli aspetti peculiari e identitari”.

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