Addio ad assenze dal lavoro durante la settimana, ad attività quotidiane interrotte e a familiari che devono sempre chiedere permessi per poter accompagnare il proprio caro in ospedale. Da oggi al Centro sclerosi multipla dellIstituto scientifico San Raffaele di Milano, i pazienti affetti da sclerosi multipla potranno accedere a visite ordinarie di controllo o urgenti, ricevere farmaci immunomodulanti o per via endovenosa, anche durante il fine settimana. Il tutto senza attese snervanti e supportato da un'équipe coordinata da un neurologo e composta da un infermiere professionale e uno psicologo. Liniziativa è la prima in Italia e in Europa. Ma ecco qualche dato.
In Lombardia si registrano circa 8 mila casi. La malattia ha un forte impatto sociale (2 milioni e 200 mila euro è il suo costo sociale annuo) e lesordio più tipico è nei giovani adulti: infatti la fascia detà con lincidenza più elevata è tra 25 e 40 anni. Colpisce di più individui di sesso femminile, con un rapporto di circa 2/2,5 a 1 rispetto al sesso maschile. Oltre 2 mila i nuovi casi ogni anno. «Un aspetto fondamentale della malattia è che colpisce i giovani - dice Giancarlo Comi, direttore della Clinica neurologica università Vita-Salute San Raffaele di Milano -. Proprio per i pazienti in questa fascia d'età, impegnate a pieno ritmo nella vita lavorativa, assentarsi e richiedere continui permessi per sottoporsi durante la settimana a visite, controlli, somministrazione di farmaci, può essere un vero problema». Da qui è stata messa a punto la novità.
Liniziativa fa parte del progetto promosso da Acesm, lassociazione amici del centro sclerosi multipla dellospedale e realizzato con il contributo dellazienda Biogen Dompé.
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