Nuovo emozionante appuntamento oggi al Teatro Manzoni per il ciclo «Aperitivo in concerto». Dopo il successo sold out di domenica scorsa che ha visto sul palco la coppia Dave Holland e Pepe Abichuela, oggi sarà la volta di Cyro Baptista & Banquet of the spirit, originalissima band guidata da uno dei più importanti percussionisti brasiliani. Cyro Baptista, nel corso della sua attività, ha collaborato al fianco di grandi artisti come Daniel Barenboim, Herbie Hancock, Paul Simon, Caetano Veloso e John Zorn. Al Manzoni il gruppo presenta il progetto «Caym», dedicato alle composizioni che John Zorn ha scritto per il suo celebrato Book of Angels: un coinvolgente e teatrale connubio fra tradizione afro-brasiliana e cultura musicale ebraica. Lo affiancherà «The Banquet of the Spirits», ovvero il tastierista Brian Marsella, il basso elettrico Shanir Ezra Blumenkranz e il batterista Tim Keiper. Baptista, collaboratore di alcuni fra i più acclamati musicisti sulla scena internazionale (da Herbie Hancock a Daniel Barenboim, da Yo-Yo Ma a Sting, da Ivan Lins a Michael Tilson Thomas, Carlos Santana, Caetano Veloso) e da oltre trentanni a fianco delle molteplici avventure creative di John Zorn, ha da tempo elaborato una filosofia creativa basata sul pensiero dello scrittore e poeta brasiliano Oswald de Andrade. Oswald de Andrade, autore nel 1928 del Manifesto Antropofago: Antropofagia come poetica dellassimilazione e ricreazione della cultura europea, e della sua sintesi con le componenti più marcatamente autoctone della cultura brasiliana in cerca di una sua specifica identità. Quella capacità di divorare e fagocitare il meglio dellAltro, principio di quel meticciato culturale che si specificò allinterno di una delle avanguardie meglio riuscite dallora, il modernismo brasiliano.
Domenica prossima, invece sarà la volta di Avishai Cohen, uno fra i più acclamati contrabbassisti sulla scena mondiale, lisraeliano Avishai Cohen, per anni apprezzatissimo collaboratore di Chick Corea. Da lungo tempo Cohen abbina limprovvisazione jazzistica ad una personalissima ricerca sulle radici della tradizione musicale mediorientale, dando vita ad un linguaggio originalissimo e incantatorio, arricchito da un superbo e impressionante magistero strumentale. Con il suo trio abituale (in cui spiccano il pianista Nitay Hershkovits, noto per le sue commistioni fra jazz e musica arabo-andalusa, e il batterista Amir Bresler, già con il liutista Amos Hoffman e lorganista Sam Yahel), il contrabbassista articola un mondo sonoro in cui il ritmo proietta indimenticabili melodie arricchite anche dalla voce peculiare dello stesso strumentista, che attinge allinesauribile bagaglio della tradizione ebraica, sia ashkenazita che sefardita.
Il 4 dicembre, invece, gran ritorno del gospel per il concerto di Natale dei Klezmatics, ovvero quando il grande gospel incontra la tradizione ebraica.
Cyro Baptista al Manzoni
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