D’Alema-Lombardo, risotto per due

Il dialogo, come sempre, rinasce a tavola davanti a un buon piattino di sapori mediterranei. E tra D’Alema e il governatore siciliano Raffaele Lombardo il disgelo è arrivato fra i tavoli della «Scuderia», rinomato ristorante palermitano dove i due leader politici hanno pranzato in compagnia di un paio di senatori del Mpa e altri due commensali. Ebbene, all’insegna di un risotto di mare e solenni gamberoni, Lombardo e D’Alema hanno avuto modo di rompere il ghiaccio di un rapporto che li vede su fronti opposti: Max è tra i padri fondatori del Pd, Lombardo è uno degli alleati del Pdl.

Quello che non può la politica, tuttavia, può invece lo chef, soprattutto se è bravo, e questo è il caso del cuoco della «Scuderia» che ha sfornato appunto un risotto di mare e cruditè di tonno e cernia innaffiate da acqua per il virtuoso politico siciliano e dal rosso «Syrah» per il «Maximo» buongustaio. Insomma, il miglior modo per concludere, intorno a mezzanotte, una giornata occupata da un convegno sul Mezzogiorno.

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