«Quando gli italiani sono uniti, ottengono grandi successi». È la garanzia che il ministro degli Esteri Massimo DAlema mette sul piatto per convincere i 180 delegati del Bie - riuniti ieri al Museo della scienza e tecnologia per il Forum Milano Expo 2015 - a scegliere Milano invece dellavversaria Smirne come sede dellesposizione universale del 2015. Unita e bipartisan è certamente la candidatura milanese: lo provano la presenza in prima fila del sindaco Letizia Moratti, del governatore Roberto Formigoni, il presidente diessino della Provincia Filippo Penati, il ministro per gli Affari europei Emma Bonino. Non solo. Sul palco arriva sia l«appoggio convinto del sistema bancario», assicurato dallad di Intesa San Paolo Corrado Passera, che delle imprese (confermato dal presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli e di Assolombarda Diana Bracco). Tra le buone ragioni per preferire Milano a Smirne, DAlema aggiunge non solo «la capacità di questa città nellorganizzare un evento di dimensione straordinaria, ma anche per la sicurezza». Se Milano si aggiudicherà lExpo «sarà loccasione per 7 anni di lavoro e cooperazione tra i Paesi e i continenti intorno a un tema cruciale, quello dellalimentazione. In fondo la catena alimentare italiana, insieme alla cinese, è la più diffusa del mondo». Per organizzare levento il ministro ricorda che nel bilancio dello Stato «è stata stanziata una cifra pari a 1,4 miliardi». La candidatura è «lespressione dello Stato, dellinsieme del quadro politico nazionale, che non spesso trova unità e convergenze come intorno allExpo». È la Bonino a rassicurare i delegati che «nulla cambierà, né in termini di interventi né di stanziamenti» se ci sarà un altro governo: «Il Paese vive un momento delicato ma lattenzione per lExpo non è diminuita ed è ampiamente condivisa da tutti». Qualunque sarà il governo, conferma Penati, «sosterrà la candidatura come ha fatto Prodi, cè sempre stata grande condivisione».
Il sindaco Moratti elenca i progetti di cooperazione internazionale che la città e lItalia sono pronte a lanciare dopo il 31 marzo, per trovare soluzioni contro la fame e per il fabbisogno energetico: «Il nostro sogno può diventare realtà, non sarà solo lExpo dellItalia ma di ognuno dei vostri Paesi». «Se sceglierete Milano - ribadisce Formigoni - vogliamo che lExpo sia per tutti i Paesi e popoli del mondo. Metteremo al servizio di tutti la grande tradizione di solidarietà lombarda: condividere i problemi e collaborare alla ricerca delle soluzioni».
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