Un «Déjà Vu» da vero thriller col detective Denzel Washington

L'attenzione di cui godono, durante il periodo natalizio, cinepanettoni e film d'animazione finisce, inevitabilmente, per oscurare quella per le altre pellicole in circolazione. Un peccato perché lo spettatore esaurisce il suo tradizionale appuntamento in sala delle feste con la visione esclusiva dei film più commerciali e dozzinali, trascurando, invece, lungometraggi interessanti e qualitativamente significativi come The prestige e Déjà vu, due delle pellicole più belle che ci sia capitato di vedere nel 2006. Il primo è ambientato nella Londra di fine Ottocento ed è tratto dal romanzo di Christopher Priest. Protagonisti sono due illusionisti (Hugh Jackman e Christian Bale) che dopo una iniziale complicità si ritrovano, a causa di un numero finito tragicamente (muore la moglie di uno dei due a causa dell'altro), trasformati in acerrimi nemici, trasferendo il loro odio sui palcoscenici in una competizione senza esclusione di colpi. Il sogno ultimo è quello di inventare l'illusione più sbalorditiva che sia mai stata vista; uno dei due ci riuscirà ma questo sarà l'inizio del tragico epilogo. Un thriller ottocentesco diretto sapientemente dal talentuoso Christopher Nolan, uno capace di sorprenderti a ogni film, esattamente come i due illusionisti con il proprio pubblico. La regia di Nolan asseconda perfettamente il romanzo da cui è tratta la pellicola, usando una forma narrativa che finisce per ingannare, come una illusione, chi è seduto in platea. Il finale, intriso di colpi di scena a ripetizione e tutti plausibili, è, da questo punto di vista, emblematico. Ottimo il cast, dove spiccano, oltre ai due protagonisti, Michael Caine (aveva lavorato recentemente con Nolan in Batman Begins), la prezzemolina Scarlett Johansson, Piper Perabo e quel David Bowie che veste i panni di Nikolas Tesla, uno scienziato realmente esistito.
Giudizio altrettanto positivo per l'ottimo Déjà vu corsa contro il tempo, pellicola diretta dal sempre convincente Tony Scott, fratello del più conosciuto Ridley, con il quale si è curiosamente scontrato (vincendo) in questo Natale 2006 (Ridley dirige l'opaco «Un'ottima annata»). Trattasi di un fantathriller ma, nel contempo, anche di una particolare love story a ritroso nel tempo. Il detective Denzel Washington, infatti, si innamora di una ragazza quando lei è già cadavere (a causa di un attentato terroristico). Grazie a una portentosa macchina, non solo ha la possibilità di rivedere gli ultimi quattro giorni della giovane ma di interagire, in tempo reale, con lei. Addirittura, grazie alla fisica quantistica, riesce a farsi proiettare nel passato recente in modo da salvare la donna e, contemporaneamente, fermare il terrorista Jim Caviezel prima che faccia saltare in aria una nave piena di marinai e passeggeri nel porto di New Orleans. Detto così può sembrare la classica trama di un b-movie fantascientifico. Invece, l'abile regia di Scott fa apparire le vicende come assolutamente normali, spostando l'attenzione dello spettatore sulla costruzione dell'intrigante thriller. Magari, si rimane un po' delusi dal finale; però, è proprio voler cercare il pelo nell'uovo.


I film più visti a Milano dal 25 al 31 dicembre 2006
1) Natale a New York; 2) Eragon; 3) Déjà Vu; 4) The prestige; 5) Giù per il tubo; 6) Un’ottima annata; 7) Olé; 8) Commediasexi; 9) Il mio migliore amico; 10) Happy feet.

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