Lei, giovane madre rom, ha sognato di affrancarsi dal rituale dellelemosina quotidiana accettando lofferta di fare le pulizie in casa di un uomo. Il clan, però, non ha gradito: lha sequestrata, ha pianificato e approvato la spedizione punitiva contro lo spezzino che voleva aiutare la giovane ad abbandonare la famiglia e la vita da accattona, e poi ha organizzato una fuga allestero per lautore del pestaggio. Il «lieto fine» che avevano previsto è stato però sventato dai carabinieri spezzini, che hanno già condotto in carcere lattentatore, marito della zingara, e i suoi genitori.
Questo il quadro in cui sarebbe maturato lagguato di cui è rimasto vittima nelle scorse settimane il dipendente della Provincia di Savona Enzo Tanzi, ritrovato agonizzante sotto casa, colpito in modo brutale, a bastonate. I carabinieri avevano puntato subito su Jovica Nikolic, 22 anni, rom, ma il suo clan laveva fatto fuggire allestero. Sono occorse settimane di appostamenti, e perfino il falso annuncio di un arresto (inventato proprio per tranquillizzare i rom che credevano in una pista sbagliata seguita dagli inquirenti). Poi, il fuggiasco è stato arrestato. E a ruota, sono stati arrestati il padre Zivorad e la madre Dragica.
Inquietanti intercettazioni confermano come i nomadi si vantassero tra loro del modo in cui avevano «punito» lo spezzino, per come avevano depistato i carabinieri, picchiato e segregato la donna, madre di due figli, che sperava di emanciparsi. Tutte confidenze che hanno regalato agli inquirenti le ulteriori certezze di cui avevano bisogno per far scattare le manette.
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