Si tratta di una vera e propria panoramica del design australiano contemporaneo, la mostra allestita alla Triennale di Milano di via Alemagna 6 dal titolo Freestyle. New Australian Design for Living (fino al 29 giugno). Nata dalla collaborazione tra il Museum Victoria di Melbourne e «Object: Australian Centre for Craft and Design di Sydney», lesposizione, unica nel suo genere, offre la possibilità di conoscere e scoprire nella sua interezza un universo «altro» e ancora poco noto: sono infatti presenti le opere di ben quaranta designer australiani tra cui Akira Isogawa, Easton Person, Zimmermann, Jon Goulder, Charles Wilson, Cerini e Dinosaur Designs.
Freestyle racconta i segreti del design innovativo australiano ricreando i percorsi creativi dei singoli interpreti, ma inserendo le loro opere in un contesto culturale più ampio, ricco di contenuti nazionali ma aperto altresì alle influenze europee e occidentali in generale, ma anche a proficui innesti di matrice orientale. La rassegna abbraccia prodotti provenienti dai settori più differenti, dallarredo allilluminazione, dai tessuti alla cristalleria, alla ceramica. Numerosi anche gli oggetti in metallo e quelli di gioielleria, tutti pezzi unici o in produzione limitata ai prototipi.
Secondo Patrick Green, direttore del Museum Victoria, la Triennale di Milano è il luogo ideale per unesposizione del genere, in quanto il capoluogo lombardo è la capitale internazionale riconosciuta del design. Va inoltre ricordato che con la sua collezione di 16 milioni di pezzi il Victoria, oltre ad essere la più grande realtà museale australiana, è il luogo deputato dove si conservano le collezioni dello stato di Victoria di cui Melbourne è la capitale.
Freestyle fa parte del progetto «design to inspire», tramite il quale ci si propone di far conoscere le opere dei designer australiani emergenti ponendoli in una contesto internazionale.
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