Dai ricercatori svizzeri e californiani una nuova cura per l'orticaria cronica

La Commissione Europea ha approvato l'utilizzo di un nuovo farmaco(omalizumab)come terapia aggiuntiva per il trattamento dell'orticaria cronica spontanea nei pazienti con risposta inadeguata agli antistaminici. La dose approvata è di 300 mg per iniezione sottocutanea ogni quattro settimane. Lo sviluppo di terapie dermatologiche specialistiche innovative migliora la qualità della vita ed offre soluzioni terapeutiche ad alcune malattie cutanee gravi per le quali esistono ancora esigenze mediche altamente disattese. «L'approvazione europea di omalizumab anche in questa indicazione - ha dichiarato il professor Paolo Pigatto, presidente della Societa' italiana dermatologia allergologica professionale e ambientale - è una buona notizia . Il trattamento con questo anticorpo monoclonale è efficace per il controllo dei sintomi in quei pazienti che non rispondono alla terapia tradizionale». Si stima che la prevalenza dell'orticaria cronica nella popolazione mondiale raggiunga l'1%, e fino a due terzi di questi pazienti soffrono di Csu che negli Stati Uniti è anche nota come orticaria cronica idiomatica, indicazione per la quale omalizumab è stato recentemente approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense. É una patologia cutanea grave e logorante, caratterizzata dalla presenza sulla pelle di lesioni o pomfi rossi, gonfi, pruriginosi e talvolta dolorosi, che insorgono e ricorrono spontaneamente per oltre sei settimane.

Fino al 40% dei pazienti con CSU sperimenta anche angioedema, un gonfiore che interessa gli strati profondi della pelle. Valutazioni delle Autorità Regolatorie sono in corso in 20 Paesi. Il farmaco è stato sviluppato dai ricercarori di Novartis e della californiana Genentech.

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