Dai rubinetti sgorga l’acqua meno costosa d’Italia

Una famiglia di tre persone spende 106 euro all’anno, quattro volte in meno di Agrigento

Care - anzi carissime - fresche e dolci acque. In tutta Italia il servizio idrico è sempre più caro, aumentato in media in sei anni del 32 per cento e del 4,6 solo tra il 2006 e il 2007. Per consolarsi, i milanesi sappiano che almeno l’acqua che sgorga dai loro rubinetti è la più economica: la spesa si aggira intorno ai 106 euro all’anno. Al confronto, quella di Agrigento vale «oro», visto che costa a un cittadino 445 euro spalmati nei dodici mesi, quindi ben quattro volte più che a Milano. Alla Toscana spetta invece il primato della regione più costosa: ha sette città nella top ten delle più care. Fra le dieci meno care invece ben otto sono capoluoghi di provincia del Nord. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame per tutti i capoluoghi italiani il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa o ex nolo contatori). Si considera il costo annuo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma all’anno 192 metri cubi di acqua. È Brescia la provincia dove le famiglie lombarde sono costrette a spendere di più per l’acqua, 221 euro annui, il doppio di Milano.

E nei due anni presi come riferimento, 2006 e 2007, l’incremento della spesa per il servizio è a due cifre (13%), come a Bergamo (15%) e Mantova (11%). Il responsabile nazionale delle politiche dei consumatori, Giustino Trincia, che ha consegnato ieri l’indagine al ministro Scajola, chiede a governo e parlamento «il blocco delle tariffe dell’acqua per tutto il 2009».

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