da Bergamo
Chissà se in Daihatsu Italia un certo pensierino è stato fatto, nellimminenza del lancio della nuova Cuore. Perché con uninteressante operazione di comarketing, lutilizzo del titolo del fortunato romanzo di Susanna Tamaro, «Va dove ti porta il cuore», avrebbe potuto favorire la domanda della già affermata piccola compact car nipponica. La nuova Cuore, comunque, è in grado di affrontare da sola il mercato, grazie a un significativo valore aggiunto, rappresentato da una serie di innovazioni. E poi cè da considerare la ricaduta in positivo del passaparola di migliaia di clienti: 5 milioni nel mondo.
Oggi la Cuore è proprio europea, senza essere necessariamente disegnata ed assemblata in Europa, e per diventarlo sè rifatta il look: fianchi sempre stretti e curve in rilievo più piacevoli. La nuova piattaforma, che consente un pavimento piatto, allunga di 21 cm la city-car fino ai 3,46 metri. Maggiore comodità e funzionalità allinterno con il doppio sedile posteriore che arretra e avanza di 25 cm e nellaccessibilità dei passeggeri con le porte che si spalancano ad angolo retto. Grande la maneggevolezza di guida nella circolazione urbana e nelle manovre di parcheggio, in virtù di un raggio minimo di sterzata ridotto a soli 4 metri e 20. Il motore, ulteriormente evoluto, è il collaudato superleggero tre cilindri 12v di 998 cc, che eroga 69 cv a 6mila giri. La fasatura variabile delle valvole incrementa fino al 20% la potenza massima. Il cambio è manuale a cinque rapporti o automatico a quattro. Per affidabilità, prestazioni ed economia di gestione questo «mille» è, nella categoria, il migliore in circolazione. Toyota (che controlla il pacchetto azionario di Daihatsu) lo ha condiviso con Psa per motorizzare Aygo, Peugeot 107 e Citroën C1.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.