Daimler insieme a Renault-Nissan Dall’accordo risparmi per 5 miliardi

PIANI Intesa a tutto campo e scambio azionario incrociato del 3%. Il colpo mancato di Ghosn su Gm

Sarà firmato in campo neutro, a Bruxelles, l’accordo tra la casa automobilistica francese Renault, la sua partner giapponese Nissan e la tedesca Daimler (Mercedes-Benz). La firma dei due numeri uno, Carlos Ghosn e Dieter Zetsche, è prevista domani.
La scelta di Bruxelles come sede dell’annuncio intende anche sottolineare la nascita di una nuova potenza europea nel settore automobilistico. Daimler e Renault (Parigi possiede il 44,3% di Nissan, mentre la società di Tokio detiene il 15% nel partner francese) sono da mesi in trattativa. Obiettivo di entrambe è diventare più competitive nel mondo e condividere i costi delle tecnologie. In proposito si parla già di economie per 5 miliardi di euro. L’intesa, per il quotidiano nipponico Nikkei, dovrebbe portare a uno scambio azionario incrociato del 3 cento. Secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg, Daimler e Renault-Nissan puntano a ottimizzare i costi per lo sviluppo di piattaforme e tecnologie nella produzione di city-car, auto ecologiche e ibride, oltre a modelli di lusso e mezzi commerciali. Più in dettaglio, il progetto prevederebbe la condivisione di componenti chiave nella produzione dei modelli Smart di Daimler e Twingo di Renault, mentre i tedeschi potrebbero fornire i sistemi di trasmissione realizzati da Mercedes-Benz al marchio di lusso Infiniti, appartenente a Nissan. Il gruppo guidato da Zetsche, che prima di negoziare con Renault-Nissan aveva discusso con Fiat - senza però trovare un punto d’incontro - la possibile produzione in Italia delle nuove Classe A e B, si avvarrà, inoltre, del know how franco-giapponese sulle vetture elettriche che vede l’Alleanza molto avanti rispetto ai concorrenti. Anche all’espansione sui mercati emergenti, come India e Cina, sarà dedicato un ampio capitolo del contratto di partnership. Fallito lo scorso anno l’assalto di Fiat a Opel, casa automobilistica alla fine rimasta nell’orbita General Motors, e conclusi invece gli accordi tra la stessa Fiat e Chrysler, Volkswagen e Suzuki e, proprio nei giorni scorsi, il passaggio di Volvo ai cinesi di Geely, la nascita di Daimler-Renault-Nissan si appresta a dare un nuovo forte scossone alla mappa mondiale dei costruttori.
Prima che il gruppo Gm finisse in bancarotta e venisse salvato dalla Casa Bianca, Renault-Nissan aveva tentato un approccio con Detroit. A sponsorizzare questa partnership, portando come esempio le capacità di Ghosn, era stato il miliardario Kirk Kerkorian, azionista di peso della General Motors.

Ma il pupillo del finanziere e l’ex numero uno del colosso americano, Rick Wagoner, non si erano messi d’accordo. Ora il nuovo tentativo, una prova del nove anche per Daimler, che porta ancora le ferite dell’alleanza poi sciolta con Chrysler.

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