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D'Alema contro Franceschini: "Mette zizzania"

All'indomani della convenzione del partito, D'Alema torna a caldeggiare la candidatura di Bersani: "E' l'uomo giusto". Poi stronca il segretario: "E' il candidato della nomenclatura centrale ma, secondo me, dobbiamo cambiarlo questo partito". E Franceschini: "Per lui negare è attacco"

D'Alema contro Franceschini: "Mette zizzania"

Roma - Dario Franceschini semina "zizzania", mentre il Partito democratico ha bisogno di un segretario come Pier Luigi Bersani. In un’intervista ospite di Orzo, trasmissione sul web condotto da Diego Bianchi, Massimo D'Alema è tornato a parlare della convenzione del Pd che si è svolta ieri per schierarsi dalla parte del candidato alla segreteria, Pierluigi Bersani. "Non ha attaccato nessuno - ha spiegato l'ex premier - ha attaccato Belusconi e ha parlato di cosa vogliamo fare per l’Italia. Abbiamo bisogno di un leader così, di uno che anziché seminare zizzania si occupa dei problemi degli italiani". Immediata la replica del segretario Pd: "D’Alema è fantastico! Dice che se verrò eletto io gli iscritti se ne andranno dal Pd. Io rispondo che non è vero e lui dice che l’attacco".

Il Pd verso le primarie "Questo sistema per cui si vota due volte, chiunque lo abbia inventato, io non me ne sono occupato, è chiaro che non funziona. E' evidente che se voti due volte rischi di avere un voto schizofrenico. È imbarazzante. Se si vota nei gazebo, votiamo nei gazebo ed evitiamo il voto nelle sezioni". D’Alema ha criticato l’attuale sistema di elezione del sgretario nel Pd prima con il voto degli iscritti nei circoli e poi con le primarie. "Non voglio lo scontro con Franceschini - ha continuato D'Alemna - ma è curioso che il segretario del mio partito, per andare sui giornali, debba attaccare me. Forse è una delle regioni per cui bisogna cambiare il segretario".

Franceschini uomo di nomenclatura "Franceschini indubbiamente raccoglie quasi tutta la nomenclatura del partito: Marini, Rutelli, Fassino, Veltroni. Lui è il candidato della nomenclatura centrale del Pd. Persone carissime, tutti amici miei ma, secondo me, dobbiamo cambiarlo questo partito". Mentre Pier Luigi Bersani, ha sostenuto D'Alema, "è l’uomo giusto per costruire il partito. Ieri lui non ha attaccato nessuno, ha criticato Berlusconi ed è giusto ma ha parlato di cose che servono all’Italia, si occupa dei problemi degli italiani. E ha una qualità spelndida, in tutti gli scontri e i litigi lui non ha mai litigato con nessuno e questo gli dà la forza per essere la persona giusta. È uno che anzichè seminare zizzania si occupa dei problemi degli italiani".

Parole positive anche per Ignazio Marino: la sua candidatura, ha detto D’Alema, "è il nuovo e porta nella competizione persone che forse non ci sarebbero state".

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