RomaIl segno è ancora «meno», però landamento delle vendite del commercio al dettaglio mostra «una tendenza alla stabilizzazione». In settembre, comunica lIstat, le vendite al dettaglio sono calate dello 0,1% rispetto al precedente mese di agosto; mentre su base annua lindice delle vendite è sceso dell1,6%. I prodotti alimentari hanno fatto segnare, nel mese, un calo dello 0,2% contro lo 0,1% dei prodotti non alimentari.
Nonostante il segno negativo, la Confcommercio appare moderatamente ottimista. Parla di tendenza alla stabilizzazione della domanda da parte delle famiglie, «che conferma lavvio di una lenta uscita dalla crisi e linizio di una fase di ripresa dei consumi». Un clima non negativo, che trova riscontro nellindice sulla fiducia dei consumatori elaborato dallIsae. In novembre (dunque si tratta di un dato molto più attuale) lindice è tornato a livelli elevati, passando a quota 112,8 contro 111,7 di ottobre. Un risultato superiore alle attese, dovuto alla percezione generale dei consumatori sullandamento in ripresa delleconomia. Mentre lopinione sulla situazione personale indica una stazionarietà (121,9 contro 121,6 di ottobre). In sintesi, ottimismo sulleconomia in generale, ma realismo per quanto riguarda i conti di casa.
Lindice della fiducia è, ovviamente, basato su percezioni. E se le aspettative migliorano, si deve comunque attendere una conferma dai dati. Quelli delle vendite al dettaglio sono ancora a macchia di leopardo: in particolare, rileva la Confcommercio, permane una situazione «fortemente critica» per quanto riguarda labbigliamento e le calzature.
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