Daniele Gatti dirige il Parsifal di Wagner

L’ultimo capolavoro di Wagner, il Parsifal, affidato alla bacchetta di Daniele Gatti, sarà eseguito in forma di concerto all’Accademia nazionale di Santa Cecilia il 19, 21 e 23 gennaio. Una sorta di prova generale musicale di quest’opera che, per un nuovo allestimento, lo stesso Gatti dirigerà per il suo debutto ad agosto nel tempio wagneriano per eccellenza, il Festival di Bayreuth. È la prima volta che Gatti affronta questa «sacra rappresentazione teatrale» nella sua versione integrale ma proprio a Santa Cecilia aveva già dato un assaggio della sua impegnativa interpretazione, proponendo L’incantesimo del Venerdì Santo. Composta nel 1882, un anno prima della morte dell’autore, l’opera è stata accusata di ispirarsi alle tesi antisemite che serpeggiavano in Europa verso la fine dell’800, eppure i nazisti ne proibirono la rappresentazione per via del suo messaggio pacifista. La presenza nel libretto di simboli della religione cristiana indusse molti a considerarla, più che un’opera, un vero e proprio rito religioso, anche se nel testo non si fa mai esplicito riferimento al nome di Gesù.

A Santa Cecilia il Parsifal in forma di concerto fu diretto da Giuseppe Sinopoli nel ’94 sempre col Coro e l’Orchestra dell’Accademia, che questa volta si unisce a un cast di solisti, dove spiccano tra gli altri il giovane e lanciatissimo tenore Simone O’ Neill, il soprano Evelyn Herlitzius, reduce dai trionfi come Lady Macbeth di Schostakovich alla Scala nonché‚ massima interprete della seducente Kundry e Detlef Roth nel Tannhaeuser a Santa Cecilia.

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