"Danni dei centri sociali, ora paghino i partiti-amici dei cortei"

Dopo i vandalismi del corteo di sabato, Comune e commercianti presentano il conto a sinistra e Prc. Cinque i denunciati. Gli "okkupanti"del Conchetta avevano dato fuoco alle auto di vigili e polizia

"Danni dei centri sociali, ora 
paghino i partiti-amici dei cortei"

All’indomani del corteo, in difesa del centro sociale Conchetta sgomberato, che ha tenuto in scacco la città per tutto il pomeriggio di sabato, amministrazione comunale e commercianti contano i danni. Quarantamila euro in totale tra palazzi da ripulire dai graffiti, cestini e campane di vetro divelte o bruciate, vetrine rotte, negozi saccheggiati. Per non parlare dei motorini e auto parcheggiate lungo il percorso, che nessuno ripagherà mai ai proprietari.
«Chiederò i danni ai partiti che hanno partecipato ufficialmente al corteo - attacca l’assessore comunale all’Arredo urbano Maurizio Cadeo - seguendo il principio di responsabilità».
Polizia e carabinieri stanno intanto cercando di individuare i facinorosi attraverso i filmati. Già sette le persone denunciate, tutte assidue del «Cox» diventato negli ultimi anni rifugio per le frange più violente dell’anarco-insurrezionalismo.

Tanto che si ritiene siano partiti proprio dal Conchetta i piromani che prima di Natale hanno incendiato un’auto della polizia alla stazione Bovisa e quattro dei ghisa al deposito di via Tibaldi. Nella più completa indifferenza della vecchia dirigenza che non avrebbe mosso un dito per isolarli, costringendo così le forze dell’ordine a intervenire con lo sgombero.

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