Lappuntamento è al tavolo del caffè, al fresco, sotto le palme del parco di Nervi vicino alla Galleria di Arte Moderna. Il fulcro è lui, il maestro Mario Porcile, classe 1921, artefice, protagonista, «eroe» se vogliamo condire il tutto con un po di sana retorica, dello storico Festival del Balletto del roseto: evento ammirato, seguito e conosciuto, ai tempi doro, in tutto il mondo, per il valore artistico, per la «location» della manifestazione, per il trionfo del turismo. Una manifestazione partita nel luglio del 1955 e che ha ospitato i più grandi nomi della danza internazionale, servendo anche da trampolino di lancio per etoile del calibro di Carla Fracci, tanto per dirne una. E che Porcile, «il talent scout per eccellenza», portò avanti fino agli anni novanta, facendo del roseto un riferimento mondiale della danza. Allora proprio di questo si parla, davanti a focaccia e vino bianco, del ritorno di un evento culturale di tale spessore da meritare entusiasmo, o quantomeno attenzione. E invece peccato, perché la seggiola della sindaco è rimasta vuota, per una telefonata dellultimo minuto. E questo nonostante lo slogan convinto «Genova giardino dEuropa» proclamato coram populo ad Euroflora: che con un evento del genere andrebbe a nozze. Pazienza.
Tra i commensali per lo meno figurava il sovrintendente del Carlo Felice Giovanni Pacor - perché la collaborazione con il teatro è lelemento fondamentale - lassessore alla Cultura del Comune Ranieri, lassessore ai Parchi Storici Pinuccia Montanari e gli assessori del Municipio Levante Massimo Alfieri e Claudia Rovani. «Siamo felici che ci sia lintenzione concreta di riportare i balletti a Nervi - ha detto soddisfatto Alfieri - perché è un segnale importante per la nostra città e sarebbe un regalo più che dovuto per i novantanni del maestro Porcile». Il quale sarebbe felice di ri-inaugurare il festival, per poi «passare il testimone» ai giovani; e per «regalare a Genova un po di meritata notorietà». Ubicazione prevista, lampio pratone di Villa Groppallo, già sede di passati e recenti eventi musicali e teatrali; zona per altro oggetto di sopralluoghi e riadattamenti, visto che è in pieno corso un progetto di riqualificazione del verde cittadino che a giorni dovrebbe partire con il completo ripristino di vaste aree del parco, compresa la sistemazione definitiva di azalee, rose, calle, ulivi, che fino ad una settimana fa facevano bella mostra appunto ad Euroflora. Per valorizzare il nostro patrimonio naturalistico. Alla buonora.
Eh sì, perché come dice proprio il maestro Porcile, «non si vive di sole patate, e ogni tanto ci si può anche permettere il caviale».
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