Dario Fo: «La sinistra tampinava i poteri forti»

«La sinistra a Milano ha tampinato i poteri forti, quelli che si erano già avvicinati alla destra con la solita logica di mercato: vado dove mi pagano meglio e mi danno più garanzie. Il governo dell’Unione non dico che rincorra il centro, ma talvolta cavalca i temi della destra e che sono all’opposto degli interessi del suo elettorato». Sono considerazioni amare quelle del Premio Nobel Dario Fo venuto al Festival di Locarno a presentare, insieme alla moglie e senatrice Franca Rame, Io non sono un moderato.
L’opera, una sorta di docu-film realizzato da Andrea Nobile, racconta la candidatura alle primarie dell’Unione di Fo nel capoluogo lombardo per decidere chi sarebbe stato lo sfidante di Letizia Moratti, che poi ha vinto le elezioni.

Dopo aver ribadito che i problemi di Milano «sono la vivibilità, l’inquinamento, la mancanza di luoghi per i bambini e di case e lavoro per i giovani, gli sfratti per gli anziani», Fo ha affermato che «a suo modo Letizia Moratti è stata onesta perché, salvo le furbate di venire anche con il padre alle feste del 25 Aprile e del Primo maggio, di destra si è presentata e così è rimasta». «La storia triste è quella della sinistra - ha aggiunto - che o non aveva o non presentava un programma».

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