Date uno schiaffo al vostro figlio obeso

Togliete i bambini obesi ai loro ge­nitori. Non è un nuovo taglio di Tremonti per la manovra, ma in Scozia i magistrati hanno tolto ai genitori i lo­ro figli ciccioni

Date uno schiaffo al vostro figlio obeso

Togliete i bambini obesi ai loro ge­nitori. Non è un nuovo taglio di Tremonti per la manovra, ma in Scozia i magistrati hanno tolto ai genitori i lo­ro figli ciccioni.

Sempre per una questione di cibo il padre pugliese che dette in Svezia uno schiaffo a suo figlio è finito in carcere e oggi verrà giudicato. Che Paesi di mer­da, direbbe qualcuno e qui non a torto. Meglio i Paesi mediterranei, cattolici bonari, dove si mangia bene e si puni­sce alla mano.

Per carità, è sacrosanta la campagna contro l’obesità infantile, l’Italia è in crescita lardosa preoccupante, con bambini ingozzati da mamme appren­sive o golosi per istigazione televisiva. Magna, bell’e mammà. Ed è sacrosanta la lotta contro le violenze ai minori.

Non ho mai dato uno schiaffo ai miei figli e non l’ho mai ricevuto dai miei ge­­nitori, però uno schiaffo a un figlio a vol­te ci vuole. Se è un gesto eccezionale, misurato e simbolico, lo aiuta a cresce­re, lo educa, gli insegna il senso del limi­te, gli fa sentire la presenza premurosa dei suoi genitori. È più facile e meno amorevole assecondarlo.

Certo, ci vorrebbe pure uno schiaffo ai genitori che mettono all’ingrasso i lo­ro figli, disfunzioni ghiandolari a par­te. Ma togliere i figli ciccioni ai loro ge­nitori sarebbe una strage: da noi toc­cherebbe un terzo delle famiglie.

E poi dove li mandi tutti questi puponi in car­ne: in Uganda, tra i cannibali, in clini­ca, ai lavori forzati e dimagranti, nel gi­rone infernale dei golosi? Ma no. Para­frasando il Papa Buono: quando torna­te a casa, date uno schiaffo al vostro bambino obeso.

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