Ddl lavoro, il Colle a Repubblica: basta pressioni

Il quotidiano di Ezio Mauro: il Quirinale pronto a rinviare il ddl alle Camere. Ma Napolitano smentisce: "Indiscrezione priva di fondamento". E rilancia: "Respingo ogni condizionamento che si tenda a esercitare nei miei confronti anche attraverso scoop giornalistici"

Ddl lavoro, il Colle a Repubblica: basta pressioni

Roma - Il presidente della Repubblica, Giorgio napolitano, ha detto: "Basta con le pressioni". Il monito è diretto al quotidiano di Ezio Mauro che oggi pubblicava indiscrezioni sull'orientamento del Quirinale a proposito della promulgazione del ddl lavoro. "Sono false", ha dichiarato lo stesso Napolitano in una nota ufficiale invitando Repubblica a non condizionare l'operato del capo dello Stato con "scoop giornalistici".

L'appello di Napolitano Il Quirinale ha fatto sapere che "è priva di fondamento l’indiscrezione di stampa secondo la quale il presidente della Repubblica avrebbe già assunto un orientamento a proposito della promulgazione del disegno di legge 1167-B approvato dal Parlamento". "Il capo dello Stato, nel rigoroso esercizio delle sue prerogative costituzionali, esamina il merito di questo come di ogni altro provvedimento legislativo con scrupolosa attenzione e nei tempi dovuti - conclude la nota del Colle - respinge ogni condizionamento che si tenda a esercitare nei suoi confronti anche attraverso scoop giornalistici".

Lo "scoop" di Repubblica Secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro, il presidente della Repubblica "sta meditando seriamente di rinviare alle camere una delle ultime leggi volute dal governo.

Si tratta del famigerato ddl 1167-b, quello che introduce la possibilità preventiva di ricorrere all’arbitrato, invece che al giudice, in caso di controversie di lavoro". Repubblica spiega, infatti, che il Quirinale sta studiando il testo ma l’orientamento è di non firmarlo e rinviarlo alle camere "con messaggio motivato per una nuova deliberazione".

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