Via De Biasi? Cairo al Toro: «Giocate per me». E la Fiorentina ne fa 4

TorinoQuando capitan Rosina calcia l'inutile rigore che permette al Torino di portarsi momentaneamente sull'1-3, molti tifosi granata hanno già abbandonato lo stadio: quelli che sono ancora dentro, invece di applaudire, se possibile fischiano ancora più forte. La domenica terribile del Torino, sprofondato al terz'ultimo posto in classifica, potrebbe essere tutta qui. Invece è ovviamente seguita la contestazione fuori dall'impianto: centinaia di tifosi hanno aspettato i giocatori pretendendo un confronto, illudendosi di poter così accendere una scintilla che possa determinare un cambio di rotta nelle prossime settimane.
Quel che succederà adesso è il quasi certo cambio di allenatore: Gianni De Biasi era già un «dead man walking» prima del match di ieri, adesso non aspetta altro che Cairo gli comunichi l'addio. E, questa volta, non ci sarà l'ennesimo ritorno: sono bastati quelli degli anni scorsi, quando il tecnico di Sarmede tornò alla base dopo i fallimenti di Zaccheroni e Novellino. «Parlerò con lui e con il ds Pederzoli - ha detto Cairo - per capire se pensa di poterci tirare fuori da questa situazione. Capisco i tifosi, farò di tutto per cambiare le cose. In due settimane abbiamo cambiato faccia, ma in peggio. In mezzo: polemiche, accuse, ripicche. Rosina, che ieri ha cominciato dalla panchina per far posto al rientrante Abate, è stato tra i più insultati quando è uscito dagli spogliatoi per affrontare i tifosi: sono stati trattati meglio Bianchi, Stellone, Abate e Fontana. E comunque non sono mancati lanci di uova, accendini e anche un bengala. «Forte del rapporto molto stretto che c'è con i giocatori, avevo chiesto loro una grande partita per me» ha rivelato Cairo, cui una parte della tifoseria rimprovera una gestione troppo personalizzata.

In serata tre ore di riunione con Pederzoli all’interno dell’Olimpico: «Per ora nessuna novità», sfugge il presidente, «vediamo domani mattina». Chi aspetta Novellino, Camolese, Mondonico o Papadopulo forse rimarrà deluso. Il nome che circola con più insistenza è quello di Massimo Ficcadenti, un ex.

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