RomaIl suo posto resta al Sole. Ha spiazzato tutti, Ferruccio De Bortoli, direttore del quotidiano di Confindustria e candidato bipartisan alla presidenza della Rai. Ieri mattina, ha di fatto gettato nel cestino le paginate intere dei giornali che facevano il ritratto del neo condottiero di Viale Mazzini. Invece no. «Dopo unattenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista». Fumata nera.
De Bortoli ha così riaperto i giochi per il vertice della tv di Stato. «Avevamo dato il nostro benestare, invece lui ci ha ripensato - ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi -. Noi non abbiamo un altro candidato. Ora il nome ce lo devono dare i signori della sinistra», ha subito commentato un Cavaliere sinceramente dispiaciuto del dietrofront. La palla al centrosinistra? Il leader del Pd Dario Franceschini lha accolta con una battuta: «Se Berlusconi intende dire che accetterà qualsiasi nome dallopposizione, ho molte idee in proposito». Di fatto, il leggenDario ha ora un grattacapo in più. Sperava, con la sponsorizzazione di De Bortoli, di dare un segnale di rottura rispetto alla linea veltroniana. E invece... Dopo il rifiuto del direttore del Sole 24 ore, è tornata a illuminarsi lipotesi di un reincarico a Claudio Petruccioli. Per poi tramontare nella notte con laccusa dellopposizione: abbiamo riproposto lattuale presidente ma il governo ha risposto picche. A sbrogliare la matassa, ci avevano provato lo stesso Franceschini e il sottosegretario Gianni Letta, protagonisti di un summit pomeridiano in cui sè sfogliata la margherita dei papabili condottieri di mamma Rai.
Che laccordo bipartisan stesse per naufragare lo si è capito di prima mattina quando, prima dellannuncio ufficiale, De Bortoli ha incontrato lamministratore del gruppo, Claudio Calabi. Il direttore del Sole 24 ore avrebbe dovuto aprire i lavori del «Quarto Summit Made in Italy», proprio nella sede del quotidiano, ma in sala non sè mai presentato. Il caporedattore di Mondo & Mercati, Sara Cristaldi, ha motivato così lassenza: «Cè un po di agitazione. In questo momento il mio direttore è con lamministratore delegato: si scusa, ma non può aprire i lavori del convegno». Pochi minuti dopo De Bortoli ufficializzava il niet: «Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per lofferta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del Paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Ma ho deciso di restare dove sono». Poi, alle 11, come sempre, sè seduto sulla sua poltrona per la riunione di redazione del giornale.
A Roma, intanto, sono subito ripartite le trattative. A parte la grottesca proposta dellItalia dei valori («Franceschini faccia i nomi di Dario Fo o Marco Travaglio», suggeriva lonorevole Silvana Mura), tutti hanno convenuto di far presto.
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