Barbara Del Brocco
Giancarlo De Carlo (Genova, 1919) da oltre cinquanta anni è uno dei grandi protagonisti dellarchitettura italiana. Dagli anni 50 a oggi ha realizzato tra laltro i centri universitari di Urbino, di Pavia e di Catania, il Villaggio Matteotti a Terni, le residenze a Mazzorbo e i piani regolatori di Urbino e di Milano. Figura complessa e a volte scomoda, sono molte le ragioni per considerare De Carlo un grande maestro. Fin dagli inizi della sua carriera assume posizioni molto dure nei confronti del Movimento Moderno, prendendo le distanze da quello che viene definito international style, a favore di una rilettura delle tradizioni e delle specificità locali. «I luoghi parlano - ricorda spesso De Carlo - e gli architetti devono imparare ad ascoltarli». A De Carlo è dedicata la mostra che si apre domani al Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo - intitolata «Giancarlo De Carlo. Le ragioni dellarchitettura». «Lesposizione - sottolinea Margherita Guccione, curatrice della mostra e responsabile scientifico del Maxxi - non intende proporre una visione dal taglio puramente antologico e documentario, ma piuttosto rendere la vitalità e linfluenza di De Carlo nel panorama della cultura italiana del secondo Novecento». La mostra è organizzata in differenti percorsi tematici.
Fino al 18 settembre via Guido Reni, 2. Ingresso gratuito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.