Scambi di accuse. Continuano le polemiche tra vecchia e nuova giunta sull’azzeramento del cda di Atm firmato dal sindaco venerdì scorso. «Solo Pisapia - attacca l’ex vicesindaco Riccardo De Corato che siede nei banchi dell’opposizione come consigliere del Pdl - può epurare un manager come Elio Catania che ha avuto la “grave responsablità“ di avere un’azienda, unica in Italia, con il bilancio in attivo». Tanto che «nell’ultimo esercizio - sottolinea - ha versato 2 milioni di utili nelle casse del Comune, mentre tutte le aziende del trasporto pubblico sono tutte con deficit che le amministrazioni devono ripianare con i soldi dei cittadini». «Colpa» di Catania, ironizza l’ex vicesindaco, è anche «quella di avere il biglietto del tram meno caro d’Italia. Ora Pisapia lo ha fatto diventare il più caro portandolo da un euro a 1,50 a partire da settembre. La cacciata di Catania è un’altra vergogna dei primi 50 giorni di Pisapia».
Difende la scelta l’assessore comunale al Commercio Franco D’Alfonso. «A un cambio di strategia - sostiene - corrisponde solitamente un cambio di persone. Abbiamo chiesto ai nominati dal Comune nelle partecipate di rimettere l’incarico per consentirci di lavorare meglio. Alcuni, tra consiglieri e presidenti l’hanno fatto e abbiamo molto apprezzato questo gesto». Rispetto alla Giunta Moratti, aggiunge, «nei primi 45 giorni di mandato abbiamo toccato solo pochissime posizioni, anziché procedere con una riorganizzazione sistematica degli incarichi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.