Barbara Carrer
«Sono qui per testimoniare la mia personale solidarietà allAssociazione macellai che ha rappresentato i migliori prodotti a base di carne della cucina milanese, a cominciare dalla cotoletta che mi pare goda di ottima salute...».
Questa la risposta del vicesindaco Riccardo De Corato, ospite ieri alla festa dellAssociazione macellai e commercianti, alle allarmistiche voci che davano la tradizionale specialità milanese in via di estinzione.
La manifestazione, il cui ricavato verrà interamente devoluto alla Fondazione De Marchi che si occupa della lotta contro le emopatie e i tumori dellinfanzia, ha offerto degustazioni di carne per tutta la giornata. Tanti gazebo, dunque, in via Spallanzani, per un tripudio di prelibatezze (circa tre tonnellate la carne cucinata), preparate con lobiettivo di valorizzare la tradizione della macelleria milanese, messa a dura prova da hamburger, sushi, e dai piatti cosiddetti «fast». Ma anche dalla mancanza di giovani che si accostano con passione e competenza alle professioni legate al mondo della carne.
Molteplici le specialità gustate alla festa di ieri: direttamente da Fiume Veneto(Pordenone), il cosciotto di manzo per bistecche tagliate e gustate al momento («taglio in chiave»), la carne della solidarietà, servita su di un enorme panino, e il sempre squisito carpaccio, tagliato al coltello e da gustare con spezie e aromi. Ma cè di più.
I tipici bolliti, la classica cotoletta (rigorosamente alta e di vitello) con il «manico», il patè di carne, i succulenti arrosti farciti, la busecca, i mundeghini, gli involtini di carne cruda.
Sono stati migliaia i cittadini che hanno affollato la manifestazione, a testimonianza dellinvariato successo della cucina tipica meneghina. Il vice sindaco De Corato è stato accolto dal vicepresidente dellUnione del commercio di Milano, Giorgio Montigelli, e dal presidente dellAssociazione macellai, Maurizio Arosio.
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