De Corato: «Una gazzarra Questa sinistra non cambia»

Stessa scena, stesso triste spettacolo. Come per il 25 aprile, la sinistra non tollera una memoria condivisa. E così ha fischiato un’altra volta i rappresentanti delle istituzioni, stavolta per piazza Fontana. «Ancora una volta, grazie ai centri sociali - commenta il vicesindaco Riccardo De Corato - si è trasformato un momento di commemorazione di un evento drammatico che 40 anni fa ha scosso la nostra città e che ha causato la morte di tante vittime innocenti in una indegna gazzarra». «Una manifestazione di antidemocrazia - ha continuato De Corato - da parte degli epigoni di quei cattivi maestri che decenni fa con i loro veleni hanno firmato la condanna a morte del povero Calabresi. Dal ’69 la sinistra milanese non è mai cambiata».
Indignato anche il vicepresidente Camera Maurizio Lupi: «Non è certo con le contestazioni al sindaco Moratti, al presidente Podestà e al governatore Formigoni - ha detto - che si può rendere onore alle vittime della strage di piazza Fontana. Capisco il dolore e la frustrazione di chi, da anni, attende la verità su quella tragedia, ma non può essere l’odio la strada da percorrere per raggiungerla».
Nel mirino ieri anche il presidente della Provincia Guido Podestà: «Chi ha ostacolato con una selva di fischi gli interventi delle autorità durante la commemorazione delle vittime - ha detto - non ha rispettato il dolore dei familiari e si è di fatto schierato con quanti non accettano che vengano alla luce chiarezza e giustizia sulla Strage di Piazza Fontana».
Anche il sindacato prende posizione, con il segretario generale della Cisl di Milano, Danilo Galvagni: «Quello che è successo - ha detto - è indegno di un Paese civile. I fischi ai rappresentanti delle istituzioni sono un’altra ferita alle vittime della strage e ai loro famigliari. Non è accettabile che i soliti noti strumentalizzino un momento come la manifestazione di questo pomeriggio per il proprio tornaconto politico o per il solo gusto di contestare a tutti i costi. Certi partiti e certi movimenti sono ormai dei professionisti della contestazione». Lo segue il segretario generale della Uil Lombardia, Walter Galbusera che definisce «una gazzarra indegna» la manifestazione di ieri messa in scena dalla solita miscela esplosiva tra centri sociali e sinistra antagonista. «Se si vuole evitare che le celebrazioni importanti vengano trasformate in una pagliacciata, bisogna cambiare».


A sinistra invece si affrettano a giustificare i fischi: «La destra - dice per esempio il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero - ha al suo interno importanti esponenti di quel neofascismo responsabile della strage e più di un contatto con quei corpi deviati dello stato che hanno sempre impedito di fare luce sulle responsabilità».

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