Per il debito Enel spunta la cessione della rete gas

da Milano

Fra le ipotesi allo studio di Enel per la riduzione del debito spunta anche la cessione della rete italiana del gas. Lo ha detto ieri l’ad Fulvio Conti. La cessione della rete rappresenterebbe un ulteriore passo in avanti verso la riduzione dell’esposizione di 56 miliardi a fine 2007.
Si tratta di una dorsale di 30mila chilometri, che copre 1.200 comuni e serve 2,2 milioni di clienti. Asset che nel 2007 hanno consentito ad Enel di distribuire 3,5 miliardi di metri cubi di gas nel Paese, secondo operatore con una quota di mercato dell’11%. Il grosso del network attualmente in pancia ad Enel arriva dall’acquisizione, finalizzata nel 2002 per 1,04 miliardi della rete del gas precedentemente detenuta da Camuzzi, a cui si aggiungono altre infrastrutture minori. Ma le ipotesi di cessioni Enel non guardano solo il gas.
Per i 19mila chilometri della residua rete elettrica ad alta tensione, ha detto Conti, «stiamo trattando con Terna». Nel caso in cui le 2 trattative andassero in porto, Enel potrebbe dare una considerevole sforbiciata al proprio debito, visto che gli analisti fissano a 1,2 miliardi il valore della rete elettrica e 2 miliardi quello del gas.


Entrate per complessivi 3,2 miliardi che si andrebbero ad aggiungere a quelle da 13 miliardi legate alla cessione a E.On di Endesa Europa e di Viesgo, e che hanno contribuito all’abbattimento del debito di 9 miliardi.

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