Il debutto di un calciatore Pato va in gol anche a teatro

di Tony Damascelli

Informate Mozart, il vero Don Giovanni a La Scala di Milano non era l'opera sua, capolavoro della lirica ma Alexandre Rodriguez da Silva, in arte Pato, centravanti del Milan, ragazzo brasiliano capace di amori e menzogne, ex marito ma oggi compagno di Barbara Berlusconi alla quale si è accompagnato per la prima della stagione, nella San Siro dei teatri della lirica, considerato che lo stadio Meazza viene ritenuto la Scala del football. Non è stato un debutto assoluto, i due già erano apparsi, non in abiti da cerimonia lui addirittura scravattato, per la Turandot pucciniana ma mercoledì sera è stato un trionfo, di fotografie, riprese televisive, microfoni, applausi e riverenze. Pato si è presentato in smoking d'epoca, la camicia aveva il colletto inamidato nelle punte sollevate, i bottoni neri, la faccia gaia del reduce dal gol di Praga, proprio la città dove andò in scena per la prima volta l'opera di Mozart, due atti, come due tempi di una partita, applausi e festeggiamenti, in verità allora fu trionfo e non pareggio.
«Là ci darem la mano» deve essere stato il passaggio ispiratore dell'invito a teatro, Pato melomane è un colpo di scena, come certi suoi dribbling in area di rigore esaltati dal do di petto conclusivo, nel senso del gol.
Il ragazzo brasiliano abituato al carnevale di Rio, tra samba, seni e deretani luccicanti, deve aver creduto a uno scherzo carioca, quando la serva di Donna Elvira si è mostrata imprevedibilmente nuda e munita di autoreggenti, lady Barbara ha sorriso spiegando che per convincere don Giovanni ci voleva qualcosa di forte e improvviso, qualsiasi riferimento alla storia loro era puramente casuale.

Esaurito il Don Giovanni di Wolfgang Amedeus Mozart adesso c'è il Bologna di Stefano Pioli, la squadra di calcio ma anche la città dove è in cartellone il balletto classico «Il Lago dei cigni». Per il Papero rossonero e l'amor suo sembra perfetto. Si replica.