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Decoder digitale terrestre Respinto ricorso Mediaset Corte Ue: no a contributi

Il tribunale della Corte di giustizia Ue ha stabilito che il contributo concesso per l'acquisto di decoder digitali terrestri costituisce un vantaggio indiretto a danno delle emittenti satellitari

Decoder digitale terrestre 
Respinto ricorso Mediaset 
Corte Ue: no a contributi

Bruxelles - Il contributo italiano concesso per l’acquisto o la locazione di decoder digitali terrestri costituisce un aiuto di Stato e deve essere recuperato. Lo ha ribadito, respingendo un ricorso presentato da Mediaset, il tribunale della Corte di giustizia Ue.

Danneggiate tv satellitari Secondo i giudici europei, infatti, "la misura non è neutra dal punto di vista tecnologico e attribuisce alle emittenti digitali terrestri un vantaggio indiretto a danno delle emittenti satellitari".

Digitale terrestre Il tribunale Ue ricorda che, nell’ambito del processo di conversione dei segnali televisivi al sistema digitale, avviato in Italia nel 2001 e che prevede il passaggio definitivo al sistema digitale entro il novembre del 2012, la legge finanziaria del 2004 aveva previsto un contributo pubblico di 150 euro per ogni utente che avesse acquistato o locato un apparecchio per la ricezione di segnali televisivi digitali terrestri. Lo stesso aiuto veniva rifinanziato, nel 2005, per un importo ridotto a 70 euro.

Il limite di spesa del contributo ammontava, per ogni anno, a 110 milioni di euro.

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