MessinaSono morti intrappolati e carbonizzati nell'elicottero che si era appena levato in volo, un Robinson 44. Un piccolo velivolo, quattro posti, diretto a Malfa, sull'isola di Salina per riparare una piccola nave, di quelle utilizzate per i minitour turistici delle isole Eolie. Avevano scelto di volare per fare più in fretta: sono morti tutti e quattro, il pilota Domenico Messina di 35 anni, con un'esperienza di 350 ore di volo e un altro brutto incidente alle spalle, nel 2008, sempre in questa zona, che gli era costata un'incriminazione per disastro colposo, e tre tecnici: Davide Taranto, 32 anni, imprenditore a capo di una società che gestiva navi per minicrociere alle Eolie; Pippo Adige, 54 anni, di Milazzo imprenditore che gestiva un parco di automezzi e mini bus da noleggio, esperto elettrauto spesso si occupava di riparazioni nelle navi di Taranto; Enzo Fricia, 21 anni di Siracusa, dipendente di Taranto.
Lo schianto a Giammoro, una piccola frazione del comune di Pace del Mela, due minuti dopo il decollo verso Salina, forse per un errore umano: l'elicottero si è avvitato su se stesso, ha toccato il tetto del capannone della «Nuova Cometra», una società che realizza interni per mezzi di trasporto tra cui le imbarcazioni di lusso, ha perso quota, si è schiantato sul suolo ed è esploso.
A mezzogiorno il macabro recupero dei rottami. Le bare giunte con le auto delle pompe funebri per portare via i corpi delle vittime, sono andate via vuote. Non è stato possibile recuperare alcun resto dei quattro e sarà impossibile eseguire l'autopsia. Tra i resti bruciati del Robinson R44 è rimasto, quasi intatto, solo l'orologio gps, resistente al fuoco, del pilota. L'unico particolare che ha permesso il riconoscimento di Messina. Col disastro sono subito divampate le polemiche sullarea da cui è partito il velivolo che non sarebbe certificata come pista di decollo o atterraggio. Il sindaco di Pace del Mela Giuseppe Sciotto si è subito sfilato: «Non abbiamo mai autorizzato alcuna pista nell'aerea industriale di Giammoro. Non sapevo niente di quest'attività. Ci sono poteri forti che controllano la zona industriale, la politica non ci è mai entrata».
Sull'incidente la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un'inchiesta affidata al sostituto Michele Martorelli. L'Agenzia nazionale per la sicurezza sul volo ha aperto un'altra indagine tecnica: l'elicottero è di proprietà di «Rent fly», società di leasing di Bari, ed era stato dato in «noleggio a secco» il 17 luglio 2009 a un'azienda di Lino Siclari, il presidente della Aicon, lsocietà quotata in borsa che costruisce a Messina lussuosi yacht. In serata una nota dell'Enav ha spiegato che l'elicottero non era in possesso del certificato di operatore aereo Coas, dunque non poteva svolgere attività di volo di tipo commerciale di trasporto pubblico passeggeri, ma solo di tipo turistico.
Eppure Messina appena tre giorni fa aveva invitato per un volo alle isole Eolie un fotografo messinese Eugenio Blasio che dice di ritenersi un miracolato: «Volevo fare un regalo a mia moglie portandola con l'elicottero. Ma lei non ha voluto».
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