Economia

Decreto milleproroghe, Tremonti: "Sì a fondi per il cinque per mille"

Il ministro dell'Economia ha assicurato che nel decreto di fine anno saranno contenuti anche i soldi per finanziare il cinque per mille. È previsto uno stanziamento di 300 milioni, che si aggiungono ai 100 milioni già destinati

Decreto milleproroghe, 
Tremonti: "Sì a fondi 
per il cinque per mille"

Roma - Nel Milleproroghe ci saranno le risorse necessarie per finanziarie il 5 per mille. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso del brindisi di fine anno. Il ministro, ideatore delle risorse per la ricerca che vengono destinate dai contribuenti attraverso l’Irpef, conversando con i giornalisti, ha chiesto scherzando: "Chi ha inventato il 5 per mille?". E ha quindi assicurato che i 300 milioni necessari per finanziare il provvedimento saranno contenuti nel decreto di fine anno: "È Natale, vi dò una notizia. C’è il 5 per mille".

Le novità del milleproroghe Quarantatre articoli divisi in 15 capoversi. È questa l’architettura della bozza del decreto milleproroghe che sarà all’attenzione del prossimo Consiglio dei ministri. Nel provvedimento sono presenti una serie di proroghe come quella relativa al divieto di incroci tra settore della stampa e della televisione che passa dal 31 dicembre 2010 alla fine del 2012. Stesso termine per la convenzione tra il ministero dello Sviluppo economico e il Centro di produzione S.p.A. (Radio Radicale). Proroga inoltre anche per il 2011 dei fondi finalizzati a ripristinare le tariffe postali agevolate a cui accedono, secondo una norma del 2003, "le associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro, le associazioni le cui pubblicazioni periodiche abbiano avuto riconosciuto il carattere politico dai gruppi parlamentari di riferimento nonchè, relativamente ai bollettini dei propri organi direttivi, gli ordini professionali, i sindacati, le associazioni professionali di categoria e le associazioni d’arma e combattentistiche".

Nel testo del decreto è inoltre prevista la proroga al 2014 dell’obbligo di cessione di partecipazioni bancarie e lo slittamento di un anno del termine di scioglimento degli ambiti territoriali ottimali per i servizi relativi a rifiuti ed acqua.

 

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