Degrado dell'Agorà tra rifiuti e clochard: "figuraccia" olimpica

La Lega: "Inaccettabile che il Comune non abbia agito". E ci sono altri casi

Degrado dell'Agorà tra rifiuti e clochard: "figuraccia" olimpica
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Otto giorni fa, a margine di un evento, Martina Riva, assessore allo Sport del Comune di Milano, parlando con una agenzia di stampa aveva dichiarato che per l'Agorà di via Ciclamini (zona Inganni) - il palazzo del ghiaccio di Milano chiuso dal 2023 e ormai trasformatosi in un rifugio per senzatetto dove di recente ci sono stati ben due incendi nel giro di pochi giorni (12 e 20 maggio) - sarebbe in arrivo a brevissimo giro un progetto di «scintillante» riqualificazione. «È uno dei progetti più complicati della nostra città negli ultimi anni, ma non c'è nessuna intenzione di mollare, visto anche che manca meno di un anno alle Olimpiadi invernali - aveva sottolineato Riva -. Siamo partiti col dire che il progetto sarebbe arrivato nei primi mesi del 2025: effettivamente è così, nel senso che ce lo aspettiamo nei prossimi dieci giorni».

Nel frattempo, però, non solo non sta accadendo nulla di quanto promesso da Palazzo Marino, ma la situazione della storica struttura è davvero desolante e non può che rappresentare ragione di imbarazzo per qualsiasi amministratore pubblico. Silvia Sardone, vice segretario della Lega e consigliere a Palazzo Marino, insieme al segretario cittadino della Lega Samuele Piscina e a Giovanni Binda, capogruppo Lega Municipio, in una nota parlano di «condizioni raccapriccianti».

«Purtroppo, da anni questo impianto comunale è inutilizzato e abbandonato. Lo scenario all'interno della struttura è da brividi: tutto è distrutto, tra rifiuti e un degrado insostenibile. Spogliatoi, gradinate, pavimenti sono in condizioni pietose, con evidenti segni di occupazioni recenti - fanno notare i tre esponenti della Lega -. Negli ultimi tempi, l'impianto è stato ripetutamente occupato da sbandati e immigrati irregolari senza fissa dimora. In una sola settimana si sono verificati due incendi proprio a causa di queste occupazioni».

«Questo è il risultato dell'incapacità del Comune di Milano: uno storico palazzetto devastato, e l'hockey a Milano scomparso proprio a pochi mesi dalle Olimpiadi invernali 2026. È inaccettabile che, dopo anni, il Comune non sia ancora riuscito a risolvere la situazione, affidando la gestione della struttura o cedendola - concludono Sardone, Piscina e Binda -. È scandaloso costringere tanti giovani appassionati di pattinaggio sul ghiaccio e hockey ad andare altrove, fuori città. I residenti sono esasperati: intorno al palazzetto ci sono anche delle scuole. Serve un intervento urgente per mettere in sicurezza l'area, con un servizio di guardiani adeguato per prevenire nuove occupazioni, incendi e atti vandalici che possano compromettere ulteriormente l'impianto. Ma soprattutto, vogliamo che questa struttura venga restituita alla città. Purtroppo, l'incapacità del sindaco Sala e della sua giunta è sempre più evidente.

Perché non si trova una soluzione per salvare questo pezzo di storia? È una figuraccia enorme. E l'Agorà non è nemmeno l'unica struttura sportiva abbandonata in città. Basta ritardi, basta immobilismo, basta insicurezza!».

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