Degrado a San Lorenzo i residenti protestano: «Non paghiamo più l’Ici»

Dal sagrato caos e pusher si sono trasferiti nelle vie limitrofe Il comitato di quartiere: «Coi soldi della tassa assumiamo agenti di vigilanza privata, già raccolte un centinaio di adesioni»

«Se il Comune non risponde alle nostre richieste di vivibilità e sicurezza e ci abbandona ad affrontare da soli una situazione del genere, allora dobbiamo pensare noi stessi a combattere il degrado della zona. E se Palazzo Marino con i nostri soldi non riesce a far fronte alla situazione, vorrà dire che i soldi ce li terremo e li useremo per difenderci». Così uno degli abitanti di via Vetere e membro del comitato cittadino «La Cittadella», organizzazione che rappresenta i residenti dell’area delle «Colonne di San Lorenzo», nell’illustrare i motivi alla base della sorprendente iniziativa che il comitato sta vagliando: non pagare più l’Ici, e con i soldi non versati assoldare un servizio di vigilanza privata per pattugliare la zona.
«L’idea è stata avanzata da poco, ma ha già raccolto numerose adesioni» assicurano dal comitato, dove si parla di «almeno cento famiglie d’accordo con l’operazione. Al più presto ci rivolgeremo a un legale per valutarne la fattibilità».
Dei vigilantes per proteggere i portoni dall’assalto di vandali e writers, e per evitare che le macchine parcheggiate diventino delle panchine a uso e consumo di «incivili che bivaccano sulle nostre automobili».
Superato dunque il test del primo weekend dall’applicazione dell’ordinanza anti-degrado, il Comune incassa solo un successo parziale: da una parte i provvedimenti presi hanno salvaguardato il colonnato ed eliminato il problema delle tonnellate di bottiglie spaccate che ogni mattina l’Amsa doveva raccogliere; ma dall’altra i residenti, che invocano principalmente un po’ di quiete durante la notte, sono rimasti del tutto insoddisfatti. «Altro che lotta al degrado - commentano -. Per noi che abitiamo in via Vetere la situazione è addirittura peggiorata. Tutta la gente si è spostata dal sagrato nella nostra strada e il presidio di poliziotti di fronte alle Colonne non interviene. E lo spaccio e il chiasso non sono diminuiti. Senza considerare - sottolineano - che le transenne hanno eliminato solo l’imbrattamento, mentre il vero pericolo per il colonnato sono le vibrazioni causate dal passaggio dei tram».
Del resto che la situazione nel Ticinese si potesse risolvere definitivamente con polizia e transenne non lo credeva nessuno neanche a Palazzo Marino.

Lo stesso presidente della Commissione Lavori pubblici e Infrastrutture Vincenzo Giudice aveva parlato di «provvedimenti assolutamente emergenziali, sui quali sarà possibile, nel tempo, operare modifiche e interventi di carattere strutturale», mentre l’assessore comunale ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini aveva dichiarato: «Siamo pronti a rivedere e modificare questo intervento sulla base dei risultati». Aspettando che il Comune si attivi, i residenti hanno già le idee chiare su cosa fare.

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