Cronaca locale

Dehors chiusi alle 24. Ma dopo le proteste

Dehors chiusi alle 24. Ma dopo le proteste

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Dehors chiusi alle 24. Ma dopo le proteste

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Stop ai dehors e alla vendita di alcol d'asporto da mezzanotte alle 6 del mattino in via Melzo e al Lazzaretto. Si va verso un'ordinanza del sindaco per dare una stretta alla movida a partire da ottobre. I commercianti protestano ma a preoccupare di più la giunta in questo momento è la causa depositata in tribunale dal Comitato del Lazzaretto per «danni alla salute» provocati dalla movida sotto casa, c'è già stata una prima udienza e se dovesse finire a favore del quartiere sarebbe un pericoloso precedente per il Comune. A Torino e Brescia ci sono già state sentenze a favore dei ricorrenti. Quindi, l'amministrazione comunale ha avviato il percorso che «porterà all'adozione di un provvedimento volto a tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti e al contempo a garantire la fruizione da parte di tutti dello spazio pubblico» in via Melzo e Lazzaretto.

Ieri è stato pubblicato in Albo pretorio il documento che consente per due settimane ad associazioni di pubblici esercizi e portatori di interesse di «inviare eventuali osservazioni su limitazioni orari e di attività cui le due aree saranno soggette». Le osservazioni si potranno inviare all'indirizzo pec pl.areapresidiodelterritorio@postacert.comune.comune.milano.it.A valle di questa fase di ascolto, scatterà l'ordinanza. Il Comune porterà in Consiglio comunale all'inizio del 2024 un regolamento per la disciplina delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande, all'interno ci sarà ad esempio lo stop a nuove aperture di locali nelle «zone rosse», dove la pressione è già al massimo, ma nelle situazioni considerate critiche - vedi Melzo e Lazzaretto -- l'amministrazione ha deciso di dare subito una stretta, con un'ordinanza valida per 30 giorni disporrà il divieto di asporto di alimenti e bevande di ogni tipo, alcoliche e analcoliche, e di utilizzo dei dehors per qualunque attività da mezzanotte alle 6, Il divieto riguarderà tutte le tipologie di esercizi pubblici, di vicinato, attività artigianali, commerciali e distributori automatici.

«Non vogliamo penalizzare il divertimento dichiara l'assessore alla Sicureza Marco Granelli né le attività lavorative e imprenditoriali. Dobbiamo però consentire ai residenti il riposo e a tutti i cittadini di usufruire di uno spazio pubblico di qualità in sicurezza, garantendo viabilità, passaggio delle ambulanze e controlli delle Forze dell'Ordine per prevenire i reati. È fondamentale trovare un equilibrio nella movida e dare regole chiare per tutti che contemperino interessi che oggi appaiano inconciliabili e divergenti. Per questo abbiamo avviato un percorso che riapre la porta al dialogo».

Nel testo dell'avvio del procedimento viene segnalato che «i residenti hanno lamentato con esposti assembramenti e problematiche alla circolazione stradale» e la polizia locale ha rilevato gli stessi problemi «nelle attività di osservazione effettuate in orario serale e notturno tra sabato 2 e venerdì 8 settembre». Il segretario Epam Carlo Squeri ribadisce: «Presenteremo un'osservazione per contestare una misura che colpisce solo i pubblici esercizi e non è la via per risolvere i problemi di la malamovida.

Basterebbe iniziare a far rispettare le regole che già esistono, come il divieto di vendita di alcolici dalle 24 per i minimarket e abusivismo».

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