È una sua amica di vecchia data, lha difeso strenuamente quando la bufera giudiziaria sembrava aver compromesso la campagna elettorale. Nicoletta Mantovani (nella foto) è al fianco di Flavio Delbono fin dal giorno della decisione del neosindaco del Pd di correre a Bologna. E ora è stata ricompensata. La vedova di Luciano Pavarotti, che aveva dichiarato subito la propria disponibilità a dare una mano allamico in caso di vittoria, entra dalla porta principale a Palazzo DAccursio e diventa assessore alla Promozione culturale e alle Politiche giovanili. Sarà una delle cinque donne a far parte della nuova giunta, fatta in tutto di dieci componenti. Il vicesindaco sarà Claudio Merighi, capogruppo del Pd nellultimo mandato, che lha spuntata su Plinio Lenzi dellItalia dei valori. Mentre il primo cittadino ha tenuto per sé molte e importanti deleghe: sicurezza, città metropolitana, rapporti con il demanio, cooperazione internazionale e servizi sociali.
Proprio questultima competenza ha già scatenato le ire della Cgil cittadina. Lassessorato ai Servizi sociali infatti sembrava destinato a Bruno Pizzica, leader dello Spi-Cgil. Invece Delbono lha lasciato a bocca asciutta. Quanto basta per guadagnarsi la bocciatura senza appello da parte del segretario del sindacato Cesare Melloni. La squadra del sindaco? «Cè il rischio che sia insufficiente rispetto ai problemi che dovrà affrontare», dichiara Melloni, deluso «dal modo e dal merito con cui è stata formata, che consegnano una giunta che rischia di essere debole, al di sotto delle difficoltà della situazione territoriale».
La Cgil accusa anche il primo cittadino di essersi piegato alle logiche di partito e di aver usato il sindacato per sanare contraddizioni tutte interne al Pd. Melloni lascia poco spazio allottimismo: «Siamo preoccupati per ladeguatezza di questa squadra».
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