Il delirio di Emiliano: "Unioni gay? La Madonna era un ragazza madre"

"Quella di Nazareth, agli occhi del mondo, non fu una famiglia regolare". Il governatore condivide il post del suo consigliere: "Quello di Maria e Giuseppe fu un matrimonio riparatore"

Il delirio di Emiliano: "Unioni gay? La Madonna era un ragazza madre"

"Nella percezione di coloro che la conobbero era così, nonostante la realtà successivamente fosse diversa". Michele Emiliano si schiera in prima persona per difendere il suo consigliere per i rapporti con il Consiglio regionale Giovanni Procacci che, in un intervento su Facebook sulle unioni civili, ha scritto "ai colleghi parlamentari che condividono" la sua "stessa fede religiosa e che si accingono a legiferare sulle unioni civili", che "quella di Nazareth, agli occhi del mondo, non fu una famiglia 'regolare'" e che "Maria, agli occhi del mondo, era una ragazza madre". Una presa di posizione che non solo offende la Chiesa, ma che insulta milioni di cristiani che vivoni in Italia.

Il concetto di "Maria ragazza madre" non è stato digerito. "È una cialtroneria", fa notare un internauta su Twitter. Ma Emiliano si è subito fiondato a difendere il suo uomo. "Nella percezione di coloro che la conobbero era così, nonostante la realtà successivamente fosse diversa", ha scritto il governatore della Regione Puglia ha condiviso l'intervento di Procacci definendolo "straordinario" e "non banale" dal momento che si tratta di un "politico cattolico" che"invita parlamentari a decidere su unioni civili considerando la forma reale dell'amore".

Nel suo post Procacci si riferisce alla famiglia di Nazareth come a "un matrimonio riparatore". "Eppure quella famiglia era il dono più grande che Dio faceva all'umanità - aggiunge il consigliere di Emiliano - dunque, non giudichiamo facilmente".

E conclude: "Facciamoci aiutare dal Vangelo ad essere quantomeno in dubbio e magari a capire che il cuore di Dio in fondo ci chiede solo di amare e che l'amore, quando è vero e autentico, sotto qualsiasi forma si manifesti, è sempre sacro e va tutelato come un bene per la società".

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