Nella città che ha dato i natali a Mozart e dove ha sede la Red Bull - azienda che secondo alcuni potrebbe un giorno comprare il Toro - la Juventus cercherà stasera la prima vittoria della sua Europa League: finora i bianconeri hanno pareggiato (sciaguratamente) in casa contro il Lech Poznan e in maniera molto più dignitosa a Manchester contro il City. Ne consegue che, per non complicare il passaggio del turno (promosse le prime due), la truppa di Delneri dovrà battere il Salisburgo sia oggi che tra quindici giorni a Torino. Non dovrebbe essere impresa improba: gli austriaci sono quartultimi nella Bundesliga austriaca e non paiono davvero uno squadrone, avendo per di più finora perso entrambi i match disputati in Europa. Deve esserne convinto anche Delneri che, al di là delle dichiarazioni di facciata, opererà per la prima volta in stagione un massiccio turnover: dentro Motta, Legrottaglie, Sissoko, Martinez e Pepe, fuori De Ceglie, Bonucci, Melo e Krasic oltre all'acciaccato Iaquinta e agli impossibilitati Aquilani e Quagliarella. «La nostra priorità è giocare da Juve - recita il tecnico - perché andare avanti in Europa è importante per tutti. Non sappiamo dove possiamo arrivare, ma la convinzione e l'intensità che i giocatori stanno mettendo nel loro lavoro ci ha dato modo di crescere parecchio finora». A ben vedere, fatti salvi i tre punti da mettere in saccoccia, la partita dovrebbe e potrebbe essere utile soprattutto per Martinez e Amauri: il primo, costato 12 milioni, è stato finora frenato da una serie di guai fisici e, quando ha giocato, non ha convinto né da esterno né da seconda punta. Quanto ad Amauri, ha viaggiato a singhiozzo pure lui e i tre gol segnati nell'attuale stagione sono tutti arrivati tra luglio e agosto contro Sham-rock Rovers e Sturm Graz: sarebbe ora si desse una mossa, insomma,.
Di scena oggi anche le altre tre italiane: il Napoli ospita il Liverpool che ha lasciato a casa Torres e Gerrard (ore 19, oltre 50.
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