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Delneri ha i nervi tesi: «Sul mio futuro solo gossip»

Torino L’ultima volta che la Juventus ha battuto in casa il Catania risale al 25 marzo 1984: 2-0. Doppietta più unica che rara di un gentiluomo chiamato Gaetano Scirea. Stasera (inizio alle ore 21) la curva intitolata - spesso immeritatamente - al campione bianconero potrebbe mandare in scena l’ennesima contestazione nei confronti di Delneri. Colpevole, secondo loro, di non essere tecnico all’altezza della Signora: «Io vado avanti per la mia strada - ha detto ieri l’allenatore -. Si tratta solo di una piccola parte di tifosi, la cosa importante è che la squadra punti sempre a vincere». Mancando solo cinque partite al termine, non è che di tempo ne resti molto né tutti gli obiettivi sono raggiungibili. Anzi, per come si sono messe le cose, già arrivare sesti e quindi certamente in Europa League sarebbe un mezzo successo. Il che potrebbe non essere sufficiente a Delneri per salvare il posto, nonostante il contratto in scadenza nel 2012 e un rapporto con la squadra comunque buono: «Qui interessa solo il pettegolezzo - è quasi sbottato Delneri -. Sono stato davvero a Bergamo in settimana? Non devo rendere conto a nessuno, potrei essere stato lì a comprare vestiti. Difficilmente mi muovo per lavoro. E comunque il mio lavoro è a Torino e continuerà a esserlo». Forse sì o forse no, visto che in settimana Marotta ha spiegato che il punto si farà a fine stagione: «È giusto che la società faccia i conti quando vuole e decida quello che deve. Io penso al campo». E al mercato: presi due giovani brasiliani alla Juve, i fratelli Gabriel e Guilherme Appelt Pires (classe 1993 e 1992), centrocampista e attaccante del Resende, una squadra carioca dello stato di Rio de Janeiro, ma comunitari perché di origini portoghesi.
E si torna a parlare dell’improbabile ritorno a Torino di Marcello Lippi. Il quale però, in un’intervista esclusiva rilasciata a Sky che andrà in onda oggi, ha parlato delle sue prospettive per il futuro: «Ogni volta che alla Juve le cose non vanno bene viene fuori il mio nome, ma con loro non c’è stato alcun contatto. In ogni caso è probabile il mio ritorno su una panchina dalla prossima estate. Preferirei guidare una nazionale ma, nel caso dovessi accettare la proposta di un club, si tratterebbe al 98% di un club straniero».

Il 2% mancante ha ovviamente le strisce bianconere.

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