La quarta settimana è davvero dura. Drammatica quando poi arrivano le bollette. Così si rovesciano i cassetti alla caccia di oggettini doro, anche di pochi grammi. «Medagliette, collanine, tutto. A me sono arrivati clienti anche con le capsule doro usate», racconta Sandro Solennità, commerciante di Sesto San Giovanni. Lui registra il picco maggiore. «Nellultimo anno lofferta doro è raddoppiata», ma i suoi colleghi non sono da meno. Nonostante i negozi che trattano il nobile metallo, spuntino come i funghi. Molti in franchising, come «Comproro» o «Oro luna».
«Non so più quanti siamo - ammette Roberto Bonaccia di Senago - ogni giorno ne vedo aprire uno nuovo. Ma ugualmente le cessioni aumentano continuamente, almeno da tre anni a questa parte, mentre calano vistosamente gli acquisti. Solitamente compriamo a rottame, ma se si tratta di oggetti di un certo pregio invece possiamo arrivare anche al 50 per cento del valore». Dati confermati da Tiziano Lorenzi, attivo in città dal 2007 in via Francesco Gonin: «Negli ultimi mesi le vendite sono aumentate almeno del 20 per cento. E i periodi di maggior flusso sono sempre quelli: a ridosso del 27 e in prossimità delle festività, Pasqua e Natale, oppure delle ferie estive o invernali».
Ma il record viene registrato da Solennità: più 100 per cento. «Io ho aperto da un paio di anni, allinizio cerano molti oggetti di una certa importanza, poi siamo arrivati a raschiare il fondo dei cassetti, alla medagliette della prima comunione, alle fedi nuziali. Anzi, oltre: alloro dentario. Non che la gente se lo tolga di bocca, ma quando va a sostituire la capsula, la chiede indietro al dentista, per recuperare almeno quei 30/50 euro. In ogni caso, non esiste un cliente tipo, vanno dai 18 ai 90 anni, operai e professionisti, veramente un campionario completo di varia umanità».
Linteresse intorno alla compravendita di oro non poteva certo ignorare la rete, tanto che due anni fa è sbarcata in internet «Cashgold» che tratta esclusivamente on line, andando a domicilio del cliente, come spiega Giorgio Ronca. Che conferma: dal secondo semestre del 2008 il giro daffari è salito di almeno 30 punti. Attenzione, però, perché la crisi ha rinnovato linteresse verso loro come bene rifugio. «Sono in crescita anche gli acquisti - spiega Lorenzo Bellatti di Cordusio Metalli - perché molti risparmiatori sono stati scottati dal mercato azionario. Tanto che qualche mese fa sterline e marenghi erano introvabili e costavano il 5/6 per cento in più».
Ma qui entriamo in tuttaltro mondo, non certo quello abitato dal povero cristo che a ogni 20 del mese comincia a rigirarsi la fede al dito.
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