Denunciati 49 infermieri abusivi

I carabinieri del Nas hanno scoperto che 49 infermieri dipendenti della Asl 5 della Spezia non erano iscritti all’albo del collegio professionale, requisito essenziale per poter svolgere la professione. Sono stati tutti denunciati all’autorità giudiziaria.
L’obbligo di iscrizione, precisano i carabinieri è sancito da dalla legge 43 del 2006 che prevede l’iscrizione al collegio professionale anche per i pubblici dipendenti. L’inchiesta dei Nas era partita tre anni fa da un caso finito in tragedia.
Nel 2006 era infatti emerso che una giovane donna, che aveva lavorato come per alcuni mesi, in prima linea col 118, non aveva mai conseguito la laurea. Una volta scoperta, la «dottoressa» si era suicidata.
Roberta (questo il suo nome) in realtà era una studentessa fuori corso in medicina. Quando aveva letto l’annuncio della ricerca di personale della Asl 5, aveva risposto: era stata assunta a tempo determinato, firmando un’autocertificazione, come reso possibile dalla legge Bassanini. L’incarico, di pochi mesi, si era poi concluso e, al momento del pagamento, la Asl aveva richiesto la documentazione di legge necessaria per saldare il conto. A quel punto era emerso il dolo. La giovane era stata quindi denunciata per abuso della professione medica. La donna, 39 anni, di origini toscane, che non aveva detto nemmeno al marito della sua bugia, si era buttata dal terrazzo di casa. Dopo quel caso, erano partiti controlli a raffica dei Nas, su tutto il personale.


«In realtà - spiega Francesco Falli, presidente del collegio Ipsavi infermieri della Spezia - nel caso dei 49 infermieri indagati si tratta di persone regolarmente diplomate in anni lontani quando ancora non c’era questo obbligo».

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