Cronaca locale

Denunciato ospedale: non curò bimbo morso da cane

Aperta un’indagine interna al nosocomio di Rho. I genitori accusano: «Non vollero medicare nostro figlio»

Michele Perla

L’infermiere maleducato rifiuta la medicazione ad un bambino morso da un cane e la famiglia denuncia l’ospedale. E’ successo qualche giorno fa a Rho, vittima un bimbo di sei anni. La famiglia si era concessa qualche giorno di vacanza in Liguria, dove il piccolo era stato morso accidentalmente alla mano da un cane. I genitori si erano recati in pronto soccorso, e il paziente aveva ricevuto le cure necessarie e qualche punto di sutura. Nulla di grave per fortuna, tuttavia i medici gli avevano prescritto di sostituire la medicazione appena rientrati a casa. L’indomani, di buon mattino la mamma ha accompagnato il bimbo al nosocomio di Rho, rivolgendosi al reparto di pediatria.
«Qui sono stati gentilissimi - ha raccontato la mamma - e ci hanno dato tutte le indicazioni su come dovevamo comportarci. Successivamente ci siamo recati in pronto soccorso dove un medico ha visitato mio figlio, adottando il codice d’urgenza per il cambio della medicazione». Operazione di pochi minuti che sarebbe dovuta avvenire nel reparto di chirurgia I. Prima però la madre si era recata al Cup per pagare il ticket previsto, e finalmente con tutte le carte in regola ha atteso il proprio turno davanti all’ambulatorio chirurgico. Dopo un po’ ha bussato alla porta per spiegare il motivo della loro visita. «Purtroppo siamo incappati in un infermiere molto maleducato – ha proseguito la signora -: nonostante l’urgenza mi ha detto in malo modo che per quel genere di prestazioni non avevano tempo. Sarei dovuta ritornare al pomeriggio. E senza che io potessi aggiungere altro mi ha sbattuto la porta in faccia». Indignata per il comportamento del paramedico, la donna si è vista costretta a mettersi in macchina per raggiungere un altro ospedale, quello di Legnano, dove in brevissimo tempo il piccolo ha ricevuto le cure negate a Rho. Al ritorno a casa ha sporto denuncia. «Siamo sconcertati ed amareggiati per quanto successo – hanno fatto sapere dalla direzione dell’Azienda ospedaliera che ha già avviato un’indagine -.

Ci scusiamo con la signora, garantendole che la maleducazione e la mancanza di sensibilità dell’infermiere non rimarranno impunite».

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