È uno del gruppetto di esponenti Idv, guidati da Cristiano Di Pietro, con i quali lex provveditore alle Opere pubbliche di Campania e Molise Mario Mautone aveva rapporti. Il nome del deputato dellItalia dei valori Americo Porfidia salta fuori nella stessa informativa della Dia che racconta dei favori che il figlio di Tonino chiedeva allex provveditore. Ma in quel documento su Porfidia si dice qualcosa in più. Ossia che alla data dellinformativa, febbraio scorso, il parlamentare, che è anche sindaco del comune di Recale, in provincia di Caserta, era indagato per camorra. «Nei confronti di Porfidia Americo - scrivono gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Napoli - sono stati effettuati accertamenti effettuati da personale dipendente dai quali è emerso che presso la squadra mobile di Caserta (listruttoria è tuttora in corso) esiste un procedimento penale in carico alla Dda di Napoli, dottor Cantone». La Dia cita uninformativa del 2005 «con la quale sono state riferite risultanze investigative attinenti allipotesi delittuosa di cui allarticolo 416 bis c.p. e ai reati aggravati ex art. 7 L. 203/91 (ossia laggravante del dolo specifico di agevolare lassociazione di stampo mafioso, ndr)». «Nellinformativa della squadra mobile di Caserta - conclude la Dia - il sindaco di Recale Porfidia Americo è stato denunciato allautorità giudiziaria unitamente ad altre 16 persone». Americo Porfidia, medico, era il numero tre per lIdv nel collegio Campania 2, e nella sua attività da parlamentare si è spesso occupato proprio di temi connessi alla criminalità organizzata. A settembre aveva anche sparato a zero contro linvio dei militari. Dopo la strage di Castelvolturno, Porfidia commentò caustico: «Se il governo immaginava che la sola presenza di qualche divisa militare in poche città italiane potesse rappresentare un deterrente per la camorra è stato rapidamente smentito».
Sul fronte dellinchiesta Magnanapoli, intanto, ieri è toccato al vicepresidente della Provincia, Antonio Pugliese, indagato ma non colpito da ordinanza di custodia cautelare (e autosospeso dallincarico), essere ascoltato dai magistrati. Linterrogatorio con il pm Vincenzo DOnofrio è durato circa due ore e mezza, e Pugliese avrebbe sostenuto che il suo incarico di vicepresidente non gli permetteva di incidere sullassegnazione di appalti, tra cui quello per la manutenzione in global service delle strade di competenza dellente Provincia, spiegando che era lassessore responsabile a occuparsene.
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