(...) Al centro dellattenzione ci sono ancora i «derivati», ovvero le manovre orchestrate da quattro banche (Ubs, Depfa, Jp Morgan e Deutsche bank,) per ristrutturare il debito di Palazzo Marino. Una vicenda cominciata nel 2005 quando lallora sindaco Gabriele Albertini decise di rifinanziare mutui per milioni contratti con la Cassa depositi e prestiti con un maxi-bond da un miliardo e 680 milioni di euro. Poi rivisto in tre anni e quindi anche dalla giunta Moratti con sei «contratti derivati». Un mostro, dunque, un buco nero nato nellera Albertini, quando la giunta selezionò i quattro istituti che successivamente gestirono i prodotti finanziari, trasformando il tasso da fisso a variabile. Operazione dubbia dato che allora lEuribor era piuttosto basso e quindi prevedibilmente destinato a salire. Dubbia, ma soprattutto azzardata dato che, come sembra emergere oggi dai documenti, tutti i rischio erano a carico del cliente. Ovverosia del Comune. Materia complessa e per specialisti della finanza, tutta finita nel fascicolo aperto dal pubblico ministero Alfredo Robledo. Con una decina di manager dei quattro istituti bancari già iscritti laltra settimana nel registro degli indagati per il reato di «truffa aggravata».
«Non è escluso che ci possiamo costituire parte civile», ha annunciato ieri il sindaco Letizia Moratti allindomani della nuova visita della Guardia di finanza agli uffici di piazza Scala. «Prima però - ha precisato - dobbiamo esaminare la documentazione che ci presenterà laudit esterno e ladvisor finanziario». Parola agli esperiti, dunque, invertendo una rotta che ha fino a oggi portato il Comune a una gestione piuttosto casalinga e probabilmente non troppo accorta. Quanto alle perquisizioni e alla richiesta di presentare i documenti, in particolare quelli relativi alla gara con cui le quattro banche straniere che si sono aggiudicate lappalto e loperazione derivati, la Moratti assicura che «gli uffici comunali certamente collaboreranno».
Il Pd, invece, spiega che gli avvocati stanno già «definendo il progetto che consentirà a migliaia di milanesi di costituirsi parte civile in caso di processo alle banche per truffa aggravata ai danni del Comune». Lobiettivo delliniziativa, si legge in una nota, «è ottenere il risarcimento dei danni subiti dalla città di Milano a seguito dellapplicazione di commissioni occulte, tra i 70 e i 100 milioni di euro, da parte delle banche, da noi denunciate nellesposto presentato due mesi fa alla Procura». I legali stanno anche analizzando la relazione della commissione di Palazzo Marino voluta dalla Moratti e dalla quale «emergono, ad una prima lettura, preoccupanti irregolarità e omissioni nelle attività poste in essere allinterno del Comune».
«Le banche - sta scritto nelle cinquanta pagine della relazione stilata dalla commissione interna - hanno mostrato un comportamento poco trasparente». Ma anche il Comune ha le sue colpe avendo operato «senza informazioni adeguate su rischi e costi delloperazione».
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