Deutsche Bank: Pechino vuole una correzione del 20%

L’intento del governo cinese è quello di produrre una correzione del mercato azionario del 15%-20%. Lo sostengono gli esperti di Deutsche Bank. Il provvedimento che triplica la tassazione sui contratti di Borsa, annunciato martedì sera, a mercati asiatici ancora chiusi, deve infatti essere inquadrato all’interno del pacchetto di misure varato alcuni giorni fa dalla Banca centrale che in un colpo solo ha alzato i tassi di interesse sui depositi e i prestiti, il coefficiente di riserva obbligatoria per gli istituti di credito e ha ampliato la banda di oscillazione dello yuan.

Considerando però il fatto che, proprio come è successo due settimane fa quando la decisione della banca centrale di alzare i tassi non ebbe gli effetti sperati, gli investitori, anche in questo caso, potrebbero non seguire le indicazioni del governo, la banca d’affari tedesca evidenzia come si potrebbe assistere a ulteriori inasprimenti della tassazione, per arrestare l’incontrollata fase rialzista delle borse cinesi ed evitare così lo scoppio della «bolla»i cui effetti potrebbero rivelarsi pericolosi per il sistema.

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