Deutsche Tel. delude, il settore affonda

I colossi europei soffrono in Borsa dopo i risultati in calo diffusi dal gruppo tedesco

da Milano

Dopo France Télécom e Swiss Telecom, ieri anche Deutsche Telekom - altro grande ex monopolista europeo - ha annunciato un calo degli utili: trova conferma la visione pessimistica di molti esperti, secondo la quale il business dei colossi delle tlc è «maturo», privo cioè di ulteriori, importanti prospettive di crescita. La conseguenza dei dati diffusi da Bonn è stata immediata: il titolo Dt è crollato in apertura del 10% circa, trascinando nel vortice tutti i maggiori operatori di tlc europei (a fine giornata: Dt meno 7,5%, British Telecom meno 2,4%, l’olandese Royal Kpn meno 3,2%, la spagnola Telefonica meno 1,7%, Telecom Italia meno 2,7%, France Télécom meno 2%).
Nel secondo trimestre dell’esercizio, Deutsche Telekom ha registrato in Germania un utile netto di 1 miliardo di euro, sceso del 14%, oltre le previsioni degli analisti. Il risultato prima di interessi, tasse e ammortamenti è sceso del 7%, arrivando a 4,8 miliardi. Anche il fatturato, nonostante un aumento del 3% risultante dalle attività all’estero, è rimasto, con 15,1 miliardi di euro, inferiore alle stime. Dopo il deludente risultato, la società ha annunciato una riduzione degli obiettivi di fatturato e utili per il 2006.
Come già registrato nel primo trimestre, l’ex-monopolista telefonico tedesco ha dovuto far fronte a un esodo di clienti dalla telefonia fissa: tra aprile e giugno 500mila abbonati hanno abbandonato Dt. Sul fronte statunitense, TUsa ha riportato una crescita moderata con un rallentamento conforme alle attese.

In particolare, TUsa ha acquisito 613mila nuovi abbonati nel secondo trimestre, meno che nel trimestre precedente. Infine, T-Systems, la divisione di servizi per le imprese, ha sofferto in maniera particolare l’acuirsi della pressione sul mercato registrando una contrazione del margine lordo del 18 per cento.

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