Marghera (Venezia) È iniziata nello stabilimento Fincantieri di Marghera la costruzione in bacino di Costa Diadema, la nuova ammiraglia della flotta passeggeri battente bandiera italiana di Costa Crociere e della flotta passeggeri battente bandiera italiana. Alla cerimonia erano presenti l'ad di Costa Crociere Spa (gruppo Carnival), Michael Thamm, il direttore generale della compagnia, Gianni Onorato, e l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono.
Protagonista assoluto, il primo blocco - 504 tonnellate, lungo 29 metri, largo 15,7, in pratica la parte centrale della nave - sollevato da una gru e depositato sul fondo del bacino, nel punto in cui Diadema sarà costruita. I lavori, compreso l'allestimento, dureranno sino al 30 ottobre 2014, data prevista per la consegna. Il progetto Costa Diadema coinvolgerà complessivamente circa 1.000 addetti diretti e altri 2.500 dell'indotto. Significa che, soprattutto per l'allestimento interni, saranno coinvolte 400 imprese esterne, la maggior parte della quali italiane.
Per la più grande nave da crociera battente bandiera italiana Costa Crociere ha investito circa 550 milioni di euro. I numeri: 132.500 tonnellate di stazza, 306 metri di lunghezza, 37,2 di larghezza, 1.854 cabine per 4.947 ospiti totali, 1.253 membri d'equipaggio. Diadema sarà una nave ancora più fruibile e accogliente, sia nelle aree interne sia nelle esterne, e proporrà novità esclusive per ciò che riguarda l'offerta gastronomica, il divertimento e la tecnologia.
Dice l'ad della compagnia, Michael Thamm: «Costa Diadema è un impegno concreto per la crescita futura della nostra società. Ha un significato positivo non solo per noi, ma anche per l'Italia, e in particolare per Venezia. Grazie a Costa Diadema, infatti, si consolida la nostra collaborazione con Fincantieri, che dal 2000 a oggi ha già costruito dieci nuove navi per un valore totale di quasi 5 miliardi di euro, creando ricchezza e lavoro per il Paese».
«La fine dell'anno si avvicina - è la riflessione di Giuseppe Bono - ed è tempo di bilanci anche per noi. Il 2012 è stato un anno estremamente difficile anche e soprattutto per la cantieristica. Gli investimenti globali complessivi sono stati pari a poco più di un quarto rispetto a quelli del 2007, che si sono tradotti in un sostanziale dimezzamento degli ordini per navi crociera. Noi abbiamo fatto la nostra parte, assicurandoci la quasi totalità di queste commesse, a conferma della duplice scommessa che ci prefiggiamo: da un lato puntare sui settori che offrono positive opportunità di sviluppo, e dall'altro conservare la leadership nei settori di tradizionale presenza. Oggi, con l'inizio dei lavori di questa che sarà un'altra splendida nave per gli amici di Costa Crociere, guardiamo al futuro con qualche conferma in più».
Ma Costa produce anche ricchezza sul territorio italiano. Secondo uno studio del Mip ( Business School del Politecnico di Milano), nel 2010 la compagnia ha generato un impatto economico di oltre 2,2 miliardi sull'economia italiana, distribuito in tutta la penisola. E determinando una ricaduta occupazionale di 12.300 unità, di cui 3.600 impiegate direttamente dal gruppo e 8.
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